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La pace è sempre più lontana

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L’Italia e l’Europa senza pace

Draghi, a Washington, parla di un Piano Marshall che consenta la ricostruzione dell’Ucraina, mentre a Tokyo, dopo aver incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida, la presidentessa della commissione europea Ursula von der Leyen dichiara che

“La Russia oggi è la minaccia più diretta all’ordine mondiale

con la guerra barbara in Ucraina” e con “un patto preoccupante con la Cina” – questi due commenti bastano, da soli, a definire la posizione sempre più netta dell’Unione Europea nei confronti della Russia e della guerra in Ucraina.

Questione Crimea

Anche in seguito al comunicato dove la Finlandia dichiara di voler entrare nella NATO, le tensioni sono sempre più evidenti e la possibilità di negoziare la pace si allontana sempre di più.

Zelensky, oggi, rinnega la possibilità da parte dell’Ucraina di riconoscere la Crimea come parte della Federazione Russa, ma ripete di essere pronto a parlare con la Russia.

Boris Johnson: “Nessuna normalizzazione con Putin è possibile”

Molto dura anche la posizione di Boris Johnson, il premier inglese, che afferma che “Dopo l’invasione dell’Ucraina nessuna normalizzazione con Putin è possibile: la Gran Bretagna” continua “è stata molto chiara e per quanto mi sforzi non vedo come sia possibile altrimenti. Putin ha violato brutalmente i diritti umani, la legge internazionale, è colpevole dell’assalto barbaro a un Paese del tutto innocente… normalizzare le relazioni sarebbe ripetere l’errore fatto nel 2014” aggiunge, riferendosi all’annessione della Crimea.

La Russia minaccia una “guerra nucleare totale”

Anche la Russia rilascia dichiarazioni che non fanno altro che surriscaldare i toni della discussione: il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha infatti affermato che un conflitto tra la Russia e la NATO è sempre più probabile – e la colpa sarebbe, secondo Medvedev, di chi continua a “riempire l’Ucraina di armi dei Paesi NATO, addestrare le sue truppe all’uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini”. Un tale conflitto, aggiunge il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo avrebbe “sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti.”.

La pace, insomma, sembra sempre più lontana e sull’Europa continua a incombere l’ombra scura della guerra e della minaccia nucleare.

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