Uno studio della University of East Anglia, pubblicato sulla rivista Alzheimer’s Research & Therapy, ha rilevato che la terapia ormonale sostitutiva in menopausa potrebbe ridurre la malattia di Alzhemier.
Terapia ormonale sostitutiva contro l’Alzheimer
Un team di ricerca, attraverso un progetto che ha coinvolto 10 Paesi, ha monitorato a livello cerebrale circa 1.200 donne che vi hanno preso parte. Si è scoperto che la terapia ormonale sostitutiva è associata ad una memoria migliore, cognizione e maggiori volumi cerebrali tra le donne in età avanzata portatrici del gene APOE4. L’introduzione della terapia durante il percorso della menpausa, e più precisamente durante la perimenopausa, risulterebbe più efficace.
Quale terapia è più vantaggiosa?
La fase successiva consisterà nel’effettuare uno studio di intervento per capire l’effettivo impatto della terapia sulla cognizione e sulla salute del cervello. Sarà anche importante analizzare quali tipi di terapia sono più vantaggiosi.
“Abbiamo scoperto – sottolinea la dottoressa Rasha Saleh, una delle autrici della ricerca – che l’uso della terapia è associato a una memoria migliore e a volumi cerebrali maggiori tra le portatrici del gene APOE4 a rischio. Le associazioni erano particolarmente evidenti quando la terapia è stata introdotta precocemente, durante la perimenopausa“.
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