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Cinema

M3GAN – la recensione

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Uscita nelle sale cinematografiche il 4 gennaio, in Italia, M3gan è stato catalogato come un film horror. Ma lo è davvero? Negli Stati Uniti, il film la visione del film è stata vietata ai minori di 13 anni. Dal trailer si presenta effettivamente come una moderna bambola assassina, un misto tra Annabelle e Terminator se vogliamo. Ma se gli elementi che in genere contraddistinguono un film horror sono suspance, paura, adrenalina, ansia e…beh a spesso sangue, – questo non manca in effetti – probabilmente M3gan non risponde totalmente a questi canoni. Tuttavia sembra riscuotere un discreto successo, ma scopriamo perché.

Trama

Se avete visto il trailer, la trama è totalmente chiara già da lì, abbiamo una bambina di nome Cady,(Violet McGraw) che ha perso entrambi i genitori. Non essendo mai andata a scuola e chiusa in se stessa per questo trauma, non sa relazionarsi con gli altri e la zia, Gemma (Allison Williams) trova un modo per intervenire. Essendo un ingegnere meccanico che lavora in un fabbrica che si occupa di creare nuovi giocattoli, decide di lavorare più velocemente possibile su un progetto su cui è ferma da anni. Una bambola robot alta 1.20 con capacità di apprendimento e legata a un singolo utente (bambino o bambina). Fin qui, tutto alla grande, M3gan è l’amica perfetta, ricorda alla bambina di tirare lo scarico, di lavarsi le mani, l’aiuta a fare i compiti e la protegge dai pericoli. Diventa praticamente un membro di famiglia. Peccato che il suo senso di protezione la trasformi una serial killer se qualcuno fa del male fisico o emotivo alla bambina.

M3GAN - film: dove guardare streaming online

Tutta fantascienza?

Guardiamo il film e diciamolo, un po’ ridiamo, le scene più inquietanti sono forse quelle in cui M3gan si mette a cantare…oltre quella in cui balla e poi uccide il collega di Gemma. Ho trovato molto interessante però che nel film spicca un tema di attualità, il legame tra i bambini e gli apparecchi elettronici. All’inizio vediamo la madre di Cady che lamenta il fatto che la figlia passi molto tempo davanti al tablet, ella poneva infatti un limite di ore da trascorrere davanti allo schermo. Quando invece la bambina pone la domanda alla zia “quanto tempo posso starci?” lei risponde semplicemente “tutto il tempo che vuoi”. Il film mette in evidenza come spesso i bambini, trascorrendo parecchio tempo con gli apparecchi elettronici, sviluppino un legame e volontà di apprendimento, più da questi che dai genitori. Non ci sarebbe dunque da meravigliarsi se un domani M3gan diventasse realtà e tutti i bambini ne vorrebbero una. A quel punto bisognerebbe solo sperare che non diventi una macchina assassina.

Una nota di merito, andrebbe indubbiamente fatta ad Amie Donald. La bambina di 12 anni, ballerina professionista che interpreta M3gan è già vincitrice di medaglie mondiali. La sua bravura e il suo talento nella danza, hanno ridotto al minimo la necessità di effetti speciali per il film. A ogni modo il film, sebbene non spaventi affatto, resta un film piuttosto interessante, che porta alla riflessione.

 

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