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Memorie di Sangue // RECENSIONE

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memorie di sangue

“È il destino a decidere da dove dobbiamo partire, non possiamo farci niente, ma siamo solo noi a decidere quale sarà il punto di arrivo.”

Memorie di Sangue” è un paranormal romance che racconta la storia tetra e violenta di Eva Lefevbre. Tra vampiri crudeli e belve feroci, in questo volume, scritto da Eva D’Amico e recentemente riedito da IDEA – Immagina Di Essere Altro in una versione completamente nuova, si alternano scene adrenaliniche e momenti di romanticismo che veicolano l’idea che ciascuno, malgrado le circostanze più terribili, possa essere comunque artefice del proprio destino.

Di cosa parla “Memorie di Sangue”?

Un giorno identico a mille altri, una macchina lucida e dai vetri scuri raggiunge un quartiere malfamato e un uomo dai capelli di fiamma si dirige verso un orfanotrofio. La vita di una delle bambine che vivono in quell’edificio fatiscente cambia all’improvviso, e l’uomo, che per qualche motivo non vuole farsi chiamare “papà” dalla piccola nonostante l’abbia adottata, la conduce in una villa sfarzosa e cancella tutto della sua vita precedente – non solo i suoi abiti e i suoi giocattoli, ma persino il suo nome: da quel fatidico giorno, la bambina diventa Eva Lefevbre.

Inizia così “Memorie di Sangue”, dilogia di Eva D’Amico – ora raccolta in un unico volume arricchito da capitoli aggiuntivi e illustrazioni. In queste 581 pagine l’autrice racconta un romance oscuro che restituisce vampiri e licantropi alla violenza minacciosa a cui li aveva destinati la tradizione, ma portando in sé un messaggio decisamente più moderno: Eva, attraversando inferni “di sangue, di zanne e di vetro”, imparerà a distinguere l’amore dal possesso e a conoscere il prezzo carissimo della libertà.

”La libertà è un’illusione, sorella, c’è sempre qualcosa che ti terrà schiavo, fosse anche l’amore per qualcuno, un desiderio o un’aspirazione.”

Un dark romance che parla di violenza e rinascita

Si può definire senza troppe difficoltà ”Memorie di Sangue” come un paranormal romance, non si tratta però di una lettura banale: nonostante infatti rispecchi molte delle caratteristiche più tipiche del genere, la storia di Eva è decisamente oscura e violenta.

Malgrado sia avvolto in questa atmosfera cupa, il romanzo – adatto anche agli adolescenti – porta con sé un messaggio di amore e rinascita. Le vicende prendono il via dall’infanzia della protagonista e così, mentre la piccola orfana si trasforma in una ragazza e poi in una donna, l’autrice ci mostra il modo in cui la sua visione dell’amore si trasforma: Eva Lefevbre, in un susseguirsi di plot twist ben posizionati all’interno di questa storia corposa e che spingono a girare sempre un’altra pagina, impara, pur tra numerosi ripensamenti e continue indecisioni, a scegliere un amore sano. Attraverso i suoi occhi i lettori scoprono così che l’amore non è possesso né cieca gelosia – e, soprattutto, che il male si nasconde anche dietro i lineamenti più angelici.

Eva, che era stata destinata a un’esistenza di doveri ed etichetta, nonostante la rigida educazione ricevuta impara una lezione importante: lei non appartiene a nessuno se non a se stessa e, per questo, è l’artefice del proprio destino. Nonostante fosse stata cresciuta per essere “la donna perfetta”, la protagonista spezza le sbarre della sua prigione e sceglie il proprio futuro, rendendosi libera a dispetto delle circostanza che l’avrebbero voluta, in un modo o nell’altro, schiava del proprio ruolo e della propria posizione sociale.

“Nel mondo vero si nasce soli, su combatte soli e si muore soli. La cosa migliore che puoi aspettarti da chi hai vicino è una buona occasione.

Vampiri e licantropi tornano feroci

I personaggi che ruotano intorno alle vicende vissute da Eva sono, in larga parte, creature fantastiche: il Castello del Giorno Eterno in cui la protagonista vive è frequentato da vampiri, licantropi e guerrieri portentosi dal sangue maledetto. Queste creature, nella penna della D’Amico, tornano alle loro origini: sanguinarie, capricciose e crudeli, scoprono le zanne e mostrano tutta la loro violenza e ferocia.

Nonostante infatti il punto focale della storia siano indubbiamente le vicende sentimentali di Eva, l’autrice è stata molto brava a raccontare le battaglie, le aggressioni e le crudeli strategie messe in atto da questi personaggi spesso bestiali. Le scene in cui si scontrano sono tra le più soddisfacenti della lettura e aggiungono un tocco adrenalinico a questa storia romantica.

Tre motivi per leggere “Memorie di Sangue”

1. È un paranormal romance insolito e dalle atmosfere tetre e violente;

2. la storia attrae il lettore e i plot twist spingono a girare sempre un’altra pagina;

3. il messaggio di fondo è un inno alla libertà e all’amore sano.

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