La tennista cinese ed ex numero uno del mondo in doppio, Peng Shuai, in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese “L’Équipe”, ha dichiarato di non aver mai detto di essere stata aggredita sessualmente ed il post pubblicato su Weibo lo scorso novembre l’ha cancellato volontariamente.
La tennista, infatti, aveva postato un messaggio accusando di stupro un alto dirigente del governo cinese, per poi sparire dalla circolazione e smentire tutto: “Mai parlato di aggressione sessuale e non sono mai sparita dalla circolazione. Semplicemente ho ricevuto moltissimi messaggi cui non ho potuto rispondere. Ma sono sempre rimasta in contatto con amici e familiari. E ho pure parlato con la Wta. Poi però il sistema informatico di comunicazione del loro sito è stato aggiornato a fine anno e in tanti abbiamo avuto difficoltà a connetterci. Ma sono rimasta in contatto con i colleghi. Quindi non so perché si è detto che ero sparita”.
Peng Shuai, durante il colloquio durato circa un’ora, fatto all’interno di una stanza d’albergo a Pechino, scortata da Wang Kan, capo del Comitato olimpico cinese, ha riferito che non si aspettava tanto clamore e preoccupazione, ribadendo tra l’altro il malinteso venutosi a creare: “Il messaggio ha dato vita a un enorme malinteso. Voglio solo che non se ne deformi più il senso, e che non se ne parli più. Ho cancellato io il messaggio, perché ho voluto così. Sentimenti, sport e politica sono cose ben distinte. E i miei problemi sentimentali non vanno mescolati a sport e politica. Lo sport non può mescolarsi alla politica perché quando accade tradisce lo spirito olimpico, contro la volontà del mondo dello sport e degli sportivi. La mia vita è sempre la stessa. Sono una ragazza normale, a volte serena e contenta, altre triste o stressata e sotto pressione. Sono emozioni normali”.
Dopo questo spiacevole episodio, molto probabilmente, anche a causa di problemi fisici, la tennista 36enne si ritirerà dallo sport.
