Il Senato ha approvato, con 140 voti favorevoli, il nuovo disegno di legge 621 sulla pirateria online, sia audio-video che editoriale.
Pirateria Online: le conseguenze dell’utilizzo
Il testo del DL è identico a quello già approvato a marzo dalla Camera dei Deputati e, di conseguenza, non sono necessari altri passaggi: la nuova legge verrà pubblicata a giorni in Gazzetta Ufficiale e, quindici giorni dopo, entrerà effettivamente in vigore.
La nuova legge non solo inasprisce le pene e le multe per chi trasmette e per chi riceve in modo illegale contenuti in streaming, ma pone anche le basi di una nuova struttura tecnica che avrà il compito di bloccare in modo tempestivo le trasmissioni. Questa struttura, che avrà bisogno di ulteriori decreti attuativi per vedere la luce, è la vera novità perché cambia completamente l’approccio alla lotta alle IPTV illegali. Per il “consumatore“, invece, la novità sarà soprattutto un’altra: chi usa il “pezzotto” rischia ora multe fino a 5.000 euro.
Il costo delle multe
Non tutti lo sanno, ma già con la legge attuale chi viene scoperto a guardare contenuti in streaming senza pagare rischia una multa: l’importo attuale va da 150 a 1.032 euro. Multe del genere sono state comminate a novembre 2022, in seguito all’operazione “Dottor Pezzotto” della Guardia di Finanza di Napoli, a ben 1.600 utenti. Una volta scoperta la centrale di trasmissione dello streaming, infatti, scovare i “clienti” è facilissimo perché i rispettivi indirizzi IP sono tutti registrati nei file di log dei server illegali. Con la nuova legge, però, le multe possono arrivare fino a 5.000 euro per coloro che riproducono in streaming “quantità notevoli di opere o materiali protetti“. A cosa corrisponda una “quantità notevole” di contenuti in streaming è ancora ignoto e, molto probabilmente, sarà oggetto di disputa in tribunale non appena i primi clienti del pezzotto riceveranno le salate multe.
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