Il presidente coreano Yoon Suk-yeol è sotto inchiesta per insurrezione dopo la proclamazione della legge marziale.
Cos’è successo in Corea?
Corea del Sud – La legge marziale si dichiara in situazioni di emergenza grave, come guerre, rivolte, disastri naturali o altre crisi. Si tratta di un regime giuridico straordinario durante il quale il controllo parziale o totale delle funzioni civili passano nelle mani delle autorità militari. Di fatto vengono sospesi o limitati alcune libertà civili, come la libertà di espressione, di riunione o di movimento.
In Corea del Sud, la legge marziale è regolata dall’articolo 77 della Costituzione ed è il Presidente della Corea a emanarla, giustificando il motivo per cui viene emanata. Una volta emanata, deve essere approvata dall’Assemblea Nazionale. Suk-yeol ha, dapprima, promulgato la legge marziale per poi doverla ritirare in seguito al voto negativo dell’Assemblea nazionale stessa. Dunque, si tratta di un colpo di Stato fallito, avvenuto il 3 dicembre.
Si è dimesso anche il Ministro della Difesa Kim Yong-hyun, che si è scusato per quanto accaduto: “Ho offerto al presidente la mia volontà di dimettermi, assumendomi la responsabilità dei disordini provocati dalla legge marziale di emergenza“.
A seguito quanto accaduto, sabato 7 dicembre ci sarà il voto sulla mozione di impeachment del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. La votazione per decidere se mettere sotto accusa il presidente Yoon si terrà sabato alle 19 ora locale, alias le 11 italiane.
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