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8 mesi agoon
Quando si parla di arte indipendente subito ci vengono in mente musicisti che rifiutano le costrizioni di una casa discografica, piccoli artigiani che fanno dell’unicità la loro forza o magari uno scultore che vuole essere libero di sperimentare. Ma esistono anche scrittori indipendenti: apprezzati all’estero ma poco conosciuti in Italia e spesso vittime di pregiudizio, tra le opere degli autori indie si celano spesso tesori nascosti.
Per questo, in questo articolo ti consigliamo 3 romanzi indipendenti che dovresti proprio leggere quest’estate!
Trama: In un futuro non troppo lontano ciò che resta dell’umanità vive isolato all’interno del Bodhi: un’enorme residenza mobile costruita a imitazione del corpo umano.
Il mondo esterno è diventato troppo pericoloso e anche la vita all’interno del rifugio risulta sempre più difficile.
“Prima il Bodhi”. Questo è il motto che viene insegnato ai coloni fin dalla tenera età.
Il governo impone che il singolo si sacrifichi sempre e comunque per il bene comune, non sono concesse libertà o seconde occasioni. Chi non fa la sua parte viene condannato a morte senza possibilità di difendersi.
Nonostante i piani alti cerchino di far funzionare tutto alla perfezione, delle strane esplosioni minano la stabilità delle strutture e l’intelligenza artificiale che gestisce il Bodhi stesso invia messaggi ambigui ai suoi abitanti.
Tra manutenzioni rischiose, persone da salvare e segreti sussurrati tra i corridoi, saranno l’ex meccanico Nick, la specialista Inara e la giovane Sinapsi Ary a sfidare i limiti imposti da un mondo spietato per garantire la sopravvivenza dell’umanità.
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Trama: Sola, in un mondo che non conosce, Melissa deve trovare tutto il coraggio della sua giovane età e iniziare un viaggio per tornare a casa, attraversando le Quattro Terre, popolate da strane e non sempre amichevoli creature. Lungo il cammino imparerà a conoscere se stessa e le sue potenzialità, apprendendo le basi della magia, capendo come dominarla. Conoscerà nuovi amici in quel posto a lei sconosciuto, ma che imparerà presto a chiamare casa.
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Trama: Haidar ha 21 anni, un problema di alcolismo e decine di demoni che lo perseguitano senza dargli tregua. Trascorre le sue giornate al Bar del Distretto 51, la zona più malfamata della Regione di Nippur, rimuginando sugli errori commessi in passato e domandandosi perché sua madre l’abbia abbandonato.
Da quando i Cappucci Neri sono spariti dalla circolazione, a Nippur si respira un clima di tensione, così denso da poterlo fare a fette; la Vigilanza non consente ai nippuriani il minimo sgarro, i ponti sono sorvegliati di continuo dalle forze armate dell’Impero di Hartavaz, ogni tentativo di insurrezione viene punito con l’esilio perpetuo. I k-nafher (gli “inumani”, come li definisce l’Impero) hanno perso tutto, anche la possibilità di rivedere la luce del sole.
Nelle menti lobotomizzate dei nippuriani non c’è più spazio per una possibilità di riscatto. Anche Haidar, a caro prezzo, ha ormai accettato questa condizione. Ma, suo malgrado, una sua vecchia conoscenza ha altri progetti in mente per lui…
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