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2 anni agoon
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RedazioneQuest’anno la comunità di Sant’Egidio, nel rispetto delle norme anti-Covid, ha desio di fare una festa per i più sfortunati durante le festività di Natale. I benvenuti saranno: senza fissa dimora, migranti e profughi, famiglie in difficoltà, anziani soli, carcerati.
L’appuntamento è il 25 dicembre alle 13 nella chiesa di San Severino e Sossio per consegnare i regali e un pasto ai più bisognosi. Sarà presente anche l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia assieme ai volontari.
Tante altre iniziative a Sant’Antonio Ardia, Santa Maria Assunta ad Aversa e carovano delle solidarietà in diverse zone del napoletano: Campi Flegrei, Quartieri Spagnoli, Vasto, Pigna Secca e Via Marina.
Inoltre nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ci sarà la distribuzione di un panettone ai detenuti.
La Comunità di Sant’Egidio è un movimento laicale di ispirazione cristiana cattolica, dedito alla preghiera e alla comunicazione del Vangelo, che si definisce come “associazione pubblica di laici della Chiesa”. Nata in Italia nel 1968, è oggi diffusa in più di 70 paesi in diversi continenti.
La Comunità di Sant’Egidio ha una lunga storia di impegno e di solidarietà in tante periferie del mondo con una visione sempre più responsabile per la costruzione di un mondo più giusto e più umano per tutti. I volontari quotidianamente e gratuitamente svolgono un prezioso servizio a favore dei più poveri, della pace nel mondo e del dialogo con tutti.
Il primo impegno è essere vicini e amici di chi è povero, debole, straniero, anziano, malato, restituendo ad ognuno la dignità di persona. Ogni membro della Comunità, sia giovane che anziano è coinvolto come volontario impegnandosi gratuitamente in questa solidarietà verso chi vive momenti di difficoltà e di fragilità.
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