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Monica VaccaDelirio mistico ad Altavilla Milicia. A partecipare alle torture è anche la figlia 17enne della coppia, ma non sarebbe stata l’unica.
Novità sull’omicidio che ha sconvolto l’intera comunità di Altavilla Milicia. L’autopsia sui resti dei due fratelli ha confermato quanto già aveva evidenziato il medico legale: Kevin — di anni 16 — e Emanuel — di anni 5 — sono stati seviziati e torturati prima di essere uccisi. Sui loro corpi sono stati trovati evidenti segni di bruciature. Molto probabilmente le torture sono state effettuate con attrezzi di vario genere, come fili elettrici e utensili domestici.
Per quanto riguarda i resti della mamma dei due fratelli, invece, si dovrà attendere l’esito dell’esame del DNA effettuato sulle ossa precedentemente seppellite e bruciate.
Gli esami autoptici sono stati svolti nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.
A confessare il macabro omicidio è stato il padre dei bimbi, marito della donna. Quest’ultimo pare abbia ricevuto l’aiuto da parte della figlia 17enne: insieme, i due volevano “liberare dal demonio” la parte restante della famiglia. Ma non è finita qui: ci sarebbero infatti ulteriori complici, ovvero due coniugi palermitani che frequentavano il nucleo da non molto tempo. Sarebbero stati proprio quest’ultimi a convincere il capofamiglia a compiere una sorta di esorcismo nella propria casa.
Al momento sono tutti in carcere con l’accusa di omicidio plurimo — aggravato da motivi abbietti — e soppressione di cadavere.
Kevin era consapevole di quanto stava accadendo in famiglia, del delirio raggiunto in casa. Il 4 febbraio, una settimana prima della tragedia, scriveva al suo migliore amico: «Nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c’entra il mondo spirituale. Ora sono venuti due Fratelli di Dio e stanno liberando mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso. La mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché in questa casa non sento pace».
Il ragazzo era dunque stato indotto a credere nelle influenze sataniche: «Per colpa di questo atteggiamento il diavolo si sta mangiando la mia famiglia. So che può sembrare strano, ma ti assicuro che è tutto vero. Ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime. Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci e ucciderci uno ad uno, come te lo spieghi?».
La sorella ha da poco iniziato a ricostruire quanto accaduto in casa. La stessa ha ammesso di avere avuto un ruolo attivo nell’omicidio: «Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino. Io ho assistito. Eravamo in cucina, era a terra con il volto in giù ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo».
Ancora: «Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale. Io infatti ho detto a Kevin che volevo andarmene di casa. […] Mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura di essere torturata non l’ho fatto. Mentre la torturavano le dicevano che era un demone. Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa, un terreno in salita. L’hanno seppellita lì, precisamente vicino a una cascina. La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin, e sempre loro l’hanno messa dentro. Sabrina e Massimo guardavano e dicevano di portare li tutte le cose di mia madre e metterle nel pozzo. […] Poi hanno coperto e dato fuoco a tutto, compresa mia madre».
L’intera città, ieri, si è recata alla camera ardente per le tre vittime.
«La comunità è in ginocchio davvero. Le ferite resteranno, non potremmo dimenticare questo orrore ma dobbiamo guardare avanti e tornare a vivere. Il Comune ovviamente è vicino alla famiglia dal punto di vista emotivo e dal punto di vista materiale. Nelle prossime settimane, quando saranno restituite le spoglie di Antonella Salamone, organizzeremo un altro momento di condivisione» ha dichiarato il Sindaco Pino Virga.
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