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Rita ParuanoPuò il vino rendere sordi? Suona inverosimile, eppure per il famoso musicista tedesco Ludwig van Beethoven potrebbe essere andata proprio così.
Due studiosi americani e un australiano hanno condotto delle ricerche su alcune ciocche di capelli dell’artista e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Chemistry. Da queste ricerche sarebbe emerso che tra i capelli di Beethoven ci fosse traccia di piombo. Sarebbe stata quindi proprio questa sostanza, presente nel vino a buon mercato, che avrebbe causato tutti i problemi del compositore – Beethoven, infatti, non nera solo sordo, ma soffriva di crampi addominali, flatulenza e diarrea.
Sembrerà assurdo, ma tutto ha inizio proprio da una richiesta del defunto. Prima di morire, chiese infatti di scoprire quale fosse stata la causa dei suoi malesseri in vita.
L’australiano Kevin Brown ha quindi tentato di realizzare l’ultimo sogno dell’artista usando tecniche moderne. Brown, infatti, ha mandato a un laboratorio specializzato della Mayo un campione di capelli. Qui sono stati in grado di isolare metalli pesanti su due delle tre ciocche di Beethoven. Dall’analisi è emerso che una delle ciocche aveva 258 microgrammi di piombo per grammo di capelli, l’altra 380, ben oltre i livelli normali di 4 microgrammi per grammo. Alla ricerca hanno preso parte anche William Meredith, direttore del Centro Beethoven alla San Jose State University e e Paul Jannetto della Mayo Clinic.
In un intervista con il New York Times, Jannetto ha dichiarato: “Questa è la prova definiva che Beethoven fu esposto ad alte concentrazioni di piombo”.
Ma in tutto ciò, cosa c’entra il vino? Ebbene, oltre al piombo, capelli di Beethoven hanno mostrato anche livelli di arsenico 13 volte più alti del normale e di mercurio 4 volte più alti. Jerome Nriagu, esperto in avvelenamenti da piombo nella storia e professore emerito alla University of Michigan, ha dichiarato il piombo venisse usato nell’Ottocento per addolcire il vino a buon mercato.
Il direttore del Centro Beethoven, Meredith, ricorda che il musicista beveva circa una bottiglia di vino al giorno: “Pensava che facesse bene alla salute, ma negli ultimi anni era diventata una dipendenza“, aggiungendo che perfino negli ultimi giorni prima della morte nel 1827, a 56 anni, gli amici glielo facessero ingerire “a cucchiaini“. In ogni caso, la causa reale di tutti i suoi mali parrebbe essere stata proprio il piombo, che ad alte dosi attacca il sistema nervoso e potrebbe avergli distrutto l’udito.
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