Domenicantonio Vellega è stato arso vivo: questa l’orribile scoperta dei Carabinieri di Castello Cisterna, in provincia di Napoli. Stando a quanto emerso dalle indagini, quando la macchina in cui si trovava l’uomo è stata data alle fiamme dall’ex-moglie e dal nuovo compagno, l’uomo era ancora vivo. I due sono ora accusati di omicidio aggravato.
Depistaggi e intercettazioni
La sera del 3 marzo 2022 l’ex-moglie e il compagno – di 39 e 51 anni – avrebbero ferito gravemente Vallega nella loro abitazione, in cui sarebbe stata presente anche la figlia di 12 anni, e poi l’avrebbero spostato all’interno dell’automobile. Ma quando hanno dato il mezzo alle fiamme, l’uomo era solo tramortito: è stato quindi bruciato vivo.
Fondamentali le intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno evidenziato diversi tentativi di sviare le indagini, nonché il contributo di due testimoni, che hanno ripreso l’omicida in fuga durante una diretta facebook. Per tentare un depistaggio, la donna avrebbe addirittura nascosto una pistola nell’abitazione dell’uomo.
Bruciato vivo per gelosia
La vittima era già nota alle forze dell’ordine e per questo si era, inizialmente, pensato a un regolamento di conti interno alla camorra, ma il motivo dell’omicidio sarebbe stato invece di matrice passionale – l’uomo aveva iniziato una relazione con un’altra donna e questo non era andato giù all’ex-moglie, sebbene questa avesse già una nuova relazione.
La donna aveva già avuto, in passato, un comportamento violento, arrivando a ferire l’ex-marito con una forchetta: sull’addome aveva ancora una cicatrice.
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