L’ondata di caldo, in questi giorni, ha raggiunto temperature da record anche in Cina, dove si stanno sciogliendo le tegole dei palazzi e si sono deformate strade e solai.
Un caldo infernale
La Cina, in questi giorni, è un vero e proprio inferno: a Shangai sono stati superati i 40 gradi, mentre a Yanjin la colonnina di mercurio è arrivata a segnare i 44 gradi. Al museo di Chonqing – adesso chiuso al pubblico – le tegole esposte al sole si stanno sciogliendo e i solai si stanno addirittura deformando.
La rete elettrica è in costante sovraccarico a causa dell’uso massiccio dei condizionatori; a Nanchino – città invero da sempre famosa per le sue estati caldissime – domenica scorsa sono stati aperti al pubblico dei rifugi antiaerei sotterranei e climatizzati per offrire un po’ di sollievo alla popolazione.
Rischio inondazioni
Il timore è che a questo caldo estremo potrebbero sommarsi piogge torrenziali (circostanza che si è già verificata in passato): infatti, il Centro Nazionale per il Clima Cinese prevede inondazioni e siccità per il resto dell’estate.
L’anno scorso nella provincia dello Henan nel giro di quattro giorni è caduta una quantità di pioggia che equivale a quella che, normalmente, percipita in un anno intero.
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