Si parla di divorzio politico, ma in verità sarebbe più corretto parlare della rottura di un fidanzamento: il matrimonio tra Azione e Italia Viva non s’ha da fare. La rottura tra i due partiti sembra definitiva e il Partito Unico del terzo polo muore così prima ancora di essere nato.
Renzi: “Calenda è pazzo, ha sbagliato pillole”
I due leader si rimpallano la colpa di questa fine prematura – Calenda, in una serie di tweet, accusa Renzi di non voler sciogliere, come si era pattuito, Italia Viva in previsione della creazione del partito unico; Renzi riserva a Calenda parole assai sgarbate arrivando a dire che sia pazzo e che avrebbe sbagliato pillole – ma una cosa è certa: i due partiti di centro non si fonderanno.
”Il partito non lo riusciremo a fare” afferma Calenda “perché Renzi non lo vuole fare”. In un’intervista il leader di Azione afferma di non sapere se ci sarà o meno una riunione ma tanto Renzi “non viene alle riunioni. Non ci ho parlato” continua “perché lui parla solo con Obama e Clinton”.
Calenda: Renzi ha “provato a darci una fregatura”
E se su twitter scrive ancora che Renzi avrebbe provato a dare “una fregatura” ad Azione e che sarebbe stato anche “respinto al mittente”, Italia Viva replica accusando Carlo Calenda di mentire sapendo di farlo: “Lo scioglimento avviene dopo che è viene eletto il segretario” si legge poi in un tweet.
“Non vedo un motivo politico per la rottura” scrive invece Renzi “eviterei di inseguire le polemiche e i retroscena”. Ma sembra che ormai non ci sia nulla da fare: “Abbiamo preso l’impegno con gli elettori di fare un partito unico” ha infatti dichiarato Calenda “questo è quanto: il resto” conclude “sono solo armi di distrazione di massa”.
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