articolo di Martina Orecchio
Gli scienziati della Portsmouth University del Regno Unito e del National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’Energia Usa, esaminando la struttura di un enzima naturale trovato in un centro di riciclaggio dei rifiuti in Giappone, hanno scoperto che tale enzima “mangia” la plastica sei volte più velocemente di quelli presenti in natura.
I ricercatori hanno prodotto nel 2018 un primo superenzima combinando due enzimi trovati nel batterio mangiaplastica. Dalla combinazione è nato un nuovo superenzima, capace di svolgere lo stesso lavoro sei volte più velocemente.
Nella relazione pubblicata lunedì dall’American Academy of Science, infatti, si spiega che: “accidentalmente è stato sviluppato un enzima ancora più performante nello scomporre la plastica Pet. La fortuna gioca spesso un ruolo importante nella ricerca scientifica di base e la nostra scoperta non fa eccezione”. Il professore alla School of Biological Sciences di Portsmouth, John McGeehan, ha sottolineato:”Sebbene l’avanzamento sia modesto, questa inaspettata scoperta suggerisce che c’è ancora spazio per un ulteriore miglioramento di questi enzimi, per portarci ancora più vicini a una soluzione di riciclaggio per la montagna in continua crescita di plastica scartata”.
Questo superenzima sembra aprire la strada al completo riciclaggio delle bottiglie, che attualmente è una priorità al fine di ridurre l’inquinamento ambientale.
