Seconda causa di morte tra i 12 e i 25 anni, l’età d’esordio dei DCA – i Disturbi del Comportamento Alimentare – si abbassa sempre di più: spesso avviene, infatti, intorno agli 8 anni. Nel 59% dei casi, i pazienti hanno tra i 13 e i 25 anni d’età e 9 su dieci sono bambine, donne e ragazze.
L’incidenza dei DCA in Italia
I Disturbi del Comportamento Alimentare sono caratterizzati da una serie di comportamenti disfunzionali legati al cibo, in cui tutto ruota intorno al proprio peso e al proprio aspetto fisico. Spesso le persone che soffrono di questi disturbi hanno un’immagine distorta del proprio corpo e sono eccessivamente preoccupate riguardo quelli che loro considerano “difetti”, nella realtà assenti o percepiti in modo comunque esagerato.
Il trend che riguarda questi disturbi, purtroppo, è in crescita: dal 2019 infatti le diagnosi sono aumentate del 40%. I DCA, che affliggono 3 milioni di persone solo in Italia, se non diagnosticati e trattati tempestivamente, possono portare a conseguenze estremamente gravi e anche alla morte.
Nel nostro Paese ci sono 126 centri specializzati nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, di cui la metà è sita nel Nord Italia – ma, spesso, purtroppo, i tempi d’attesa per entrare nelle strutture pubbliche sono estremamente lunghi.
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla: conoscere i DCA
Il 15 marzo è la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, una giornata dedicata alla sensibilizzazione verso i Disturbi del Comportamento Alimentare. Nonostante il triste boom che li riguarda, infatti, questi disturbi non sono conosciuti bene dalla popolazione.
I DCA principali sono l’Anoressia Nervosa – caratterizzato da un peso eccessivamente basso e dalla riduzione progressiva delle calorie ingerite quotidianamente – la Bulimia Nervosa – caratterizzata invece da abbuffate ricorrenti e condotte compensatorie, come il vomito autoindotto o l’assunzione di lassativi – il Disturbo da Alimentazione Incontrollata – noto anche come binge eating, DCA in cui, a differenza che nella Bulimia, le abbuffate non vengono seguite da condotte compensatorie. Nel DSM-5 – manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – sono presenti anche Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione con altra specificazione.
Cause e conseguenze
I DCA hanno sovente non solo hanno cause e conseguenze legate all’autostima, all’ansia e alla depressione, ma anche conseguenze fisiche gravi che possono culminare nella morte del soggetto che soffre del disturbo. Inoltre, i pazienti hanno ripercussioni anche a livello relazionale e sociale: eventi normali e piacevoli, come per esempio andare a mangiare qualcosa con degli amici, si trasformano in fonte di estremo stress e portano a un progressivo isolamento della persona.
Sebbene esistano alcune cause socio-culturali che favoriscono l’insorgenza dei DCA, come per esempio i modelli di bellezza proposti, in realtà esistono numerosi fattori di rischio di natura psicologica che possono favorire l’esordio di questi disturbi: traumi pregressi, problemi familiari o aver subito atti di bullismo. Anche la tendenza al perfezionismo e la mania di controllo, nonché la sperimentazione di situazioni altamente stressanti possono favorire l o sviluppo di un DCA.
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