“La Madonna del pesce” torna a Napoli in occasione della mostra “Gli Spagnoli a Napoli, il Rinascimento meridionale”.
Il progetto culturale
Dopo ben 400 anni, grazie ad un progetto culturale realizzato in collaborazione con il Museo Nacional Del Prado, torna a Napoli l’opera del grande artista rinascimentale Raffaello: “La Madonna del pesce”. La mostra, a cura di Riccardo Naldi e Andrea Zezza, sarà visibile fino al 25 giugno 2023 al Museo e Real Bosco di Capodimonte.
L’esposizione
La mostra propone l’esposizione di numerose opere eseguite da alcuni importanti artisti spagnoli che durante la stagione artistica del Cinquecento soggiornavano a Napoli: si pensi, ad esempio, a Bartolomé Ordóñez, Pedro Machuca e Alonso Berruguete. Non solo, vi saranno anche le opere di pittori e scultori della scuola partenopea come Marco Cardisco e Giovanni da Nola.
Il progetto dunque, che ha appunto previsto un prestito delle opere tra i due musei coinvolti, ha l’obiettivo di valorizzare il florido periodo artistico intercorso dal 1503 al 1532, ovvero fino all’assedio dei francesi.
La Sacra conversazione
“La Madonna del pesce” è un dipinto realizzato nel 1514 circa, appositamente per la Cappella della famiglia del Doce in San Domenico Maggiore. Per tutti gli artisti meridionali e spagnoli attivi durante quel periodo, ma non solo, è stato un punto di riferimento e ispirazione. Tuttavia, dopo circa un secolo, esattamente nel 1638, l’opera è stata espropriata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid, nel Museo del Prado.
Il quadro ritrae una Sacra conversazione avvenuta tra la Madonna col Bambino, seduta su di un trono, l’arcangelo Raffaele con Tobiolo e san Girolamo con il leone addomesticato. Il nome del dipinto sembrerebbe derivare proprio dal pesce velenoso che Tobiolo serba in mano: secondo il racconto biblico narrato nel “Libro di Tobia”, infatti, il giovane avrebbe guarito il padre dalla cecità grazie alla bile dell’animale acquatico.
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