“Ricordatemi come vi pare”: oggi esce il secondo libro postumo di Michela Murgia

“Ricordatemi come vi pare” di Michela Murgia è disponibile, da oggi martedì 30 aprile, in tutte le librerie (fisiche e digitali). Si tratta del secondo libro pubblicato dopo la morte dell’attivista e scrittrice Michela Murgia (il primo è stato “Dare la vita” uscito nel gennaio scorso).

Ma come nasce questo libro?

Il libro è un’autobiografia della scrittrice, nata da un’intervista con Beppe Cottafavi, suo editor e grande amico. Durante questa intervista, Michela Murgia rispose proprio con “Ricordatemi come vi pare” ad una delle domande poste da Cottafavi sul Corriere della Sera. Proprio questa frase è stata scelta come titolo di questo nuovo libro.

Di che cosa parla?

Ci pensa la casa editrice a presentarci, con poche parole, cosa e chi la scrittrice ha voluto rappresentare con questo libro.

“La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa”.

Il nuovo “fascismo”

In uno stralcio del libro si legge: “Come siamo arrivati a questo punto così, di colpo? È la domanda a cui ho cercato di dare una risposta in una serie di stories di Instagram, nelle quali ho ripercorso gli ultimi trent’anni di storia italiana per spiegare come si è arrivati a un ‘nuovo fascismo‘”.

Ricordatemi come vi pare è un racconto della vita della Murgia che si intreccia, continuamente, con l’analisi della politica italiana degli ultimi 30 anni.

”Ministri che parlano di razza, controllo dei corpi delle donne, diritti tolti alle minoranze, politiche xenofobe, contestanti schedate dalla Digos, epurazioni nel sistema culturale e d’informazione: ecco l’elenco che ho stilato per sintetizzare la cronaca politica da maggio scorso. La questione è che non ci siamo arrivati di colpo. È una deriva che molti avevano già previsto negli scorsi decenni”.

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