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Cinema

Hunger games – la ballata dell’usignolo e del serpente // LA RECENSIONE

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Da quando fu annunciata l’idea di produrre questo film, nel 2015, si è parlato molto di “Hunger games – la ballata dell’usignolo e il serpente”. Che fosse in bene o in male, è sicuramente il prequel che il fan di Hunger games stavano aspettando. Devo dire che io stessa ero restia ad “apprezzare” un film con protagonista Coriolanus Snow, invece ho finito con l’amare il villan – ma sempre e solo nella versione young, sia chiaro!

Key things to know before watching the new Hunger Games movie - Polygon

Trama

Siamo a ben 65 anni prima della storia che ha come protagonista Katniss Everdeen (Jennifer Lawrance), un tempo in cui gli Hunger games iniziano ad arrivare alla loro fine: pare, infatti, che annoino il pubblico. L’unica soluzione sembra essere quella di trovare qualche nuova idea.

In una classe di studenti “privilegiati”, uno fra tutti si distingue, Coriolanus Snow (Tom Blyth). Orfano di entrambi i genitori, si comporta come un altolocato con dei privilegi, ma in realtà cerca di fare il tutto per tutto per riportare prestigio alla sua famiglia. Particolarmente legato alla cugina, Tigris Snow, e alla loro nonna, sarà proprio Tigris ad aiutarlo a vedere le cose da un’altra prospettiva. Così, quando Coriolanus viene assegnato come mentore di Lucy Grey (Rachel Zegler), ha inizio una nuova generazione di Hunger Games.

La recensione

Il film è diviso in tre parti che prendono i titoli di: Il mentore – il premio – il pacificatore.

Devo partire col dire che Tom Blyth ha un’espressività incredibile nell’interpretazione del personaggio di Coriolanus, dall’inizio, ma soprattutto alla fine, riesce a far percepire le emozioni il personaggio anche senza parlare. L’idea di dividere il film in tre sottoparti, secondo me, ha dato modo di avere un ordine migliore nella narrazione.

In un certo senso tutto inizia dalla fine, come viene spiegato nella prima parte del film, potrebbe trattarsi dell’ultima edizione degli Hunger games e a quel punto non avremmo mai avuto la storia che segue 65 anni dopo. Il legame tra Snow e Lucy appare inizialmente come qualcosa di forte, come se entrambi fossero perfettamente capaci di comprendersi e anche per questo, amarsi.

Hunger Games Prequel Image: First Look At Rachel Zegler's Lucy Gray

Il Coriolanus della prima parte ha una versione più umana, che dimostra di tenere più alla vita della ragazza in gioco che a qualsiasi altra cosa. Assistere al suo progressivo cambio ha saputo in qualche modo riscattare quel personaggio tanto odiato.

Tanti gli interrogativi che avvolgono anche Lucy Grey o, meglio, la sua fine che in realtà, – sappiatelo – non viene spiegata neanche nel libro. Oserei dire che questo prequel, per quanto mi riguarda, si è mostrato persino più bello della saga pilota.

La domanda su cosa sia disposto a fare l’essere umano per la sua sopravvivenza è certamente presente, ma passa in secondo piano. La domanda alla base di questa storia, infatti, è: dov’è disposto ad arrivare per avere potere? Alla fine, com’era prevedibile, Snow lascia prevalere il suo lato oscuro, la sua ambizione e, alla fine del film, lo comprende anche Tigris.

Le teorie dei fans

Sappiamo già che Tigris realizzerà il sogno di diventare una stilista famosa, ma a un certo punto, Snow la renderà un mostro e la metterà negli Hunger Games. La si vedrà infatti nella sala pilota aiutare Katniss. E pensare che è stata lei a salvarlo e crescerlo…

C’è una teoria dei fans che pare abbia molto accredito, riguardo al fatto che Lucy Grey possa essere legata a Katniss. Si pensa infatti che Maude Ivory Baird, cugina di Lucy, possa essere la nonna paterna di Katniss. I collegamenti effettivamente ci sono, Katniss conosce la canzone che Lucy scrive dedicandola a Snow, l’inno dei ribelli. Diceva che a cantarla fosse stato suo padre e inoltre, conosce il ponte sul quale solo i Covey si radunavano. Inoltre, Maude, così come Katniss, riesce a memorizzare una canzone facilmente dopo averla sentita anche solo una volta.

Tutto questo spiegherebbe anche meglio l’ossessione di Snow per Katniss, avendola sentita cantare la canzone che 65 anni prima era stata scritta per lui! C’è da dire che in ogni caso, i collegamenti tra i due film, non hanno fatto altro che elettrizzare maggiormente i suoi fans.

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