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#iGiorniDellaSettimana – 29 Settembre

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#igiornidellasettimana

#iGiorniDellaSettimana: ogni giorno un Santo, un detto e tante altre curiosità!

Il detto del giorno

Chi sparagna guadagna”, ovvero: “chi risparmia guadagna”.

E’ un modo di dire dal significato abbastanza palese: ogni volta che non spendiamo in cose inutili, oppure ogni volta che riusciamo a spendere meno del previsto è come se stessimo guadagnando qualcosa. 

Sparagn nun è mai guadagno”, ovvero “Il risparmio non è mai guadagno

Esiste una versione alternativa e dal significato completamente opposto di questo detto: “Sparagn nun è mai guadagno”, ovvero “Il risparmio non è mai guadagno”. Questa espressione si usa quando si acquista qualcosa di eccessivamente economico ma che, per la sua scarsa qualità, si romperà presto e costringerà il proprietario a spendere altri soldi per sostituirla.

Voi cosa ne pensate? Il risparmio è o no un guadagno?

Il Santo del giorno

La festa degli Arcangeli

In questa giornata la chiesa cattolica celebra tre santi: Michele, Gabriele e Raffaele, ovvero i tre Arcangeli – gli unici riconosciuti da questa tradizione religiosa. Questa giornata è infatti nota come “le Solennità della Santa Famiglia dei tre Arcangeli”.

Secondo altre religioni abramitiche, gli Arcangeli sarebbero, in verità, sette, ma Michele, Gabriele e Raffaele sono gli unici di cui conosciamo con “certezza” il nome – gli altri quattro sono talvolta citati in alcuni testi, come per esempio i libri apocrifi di Enoch o alcune opere orientali, ma cambiano sempre nome. Il nome del quarto angelo, Uriel (“fuoco di Dio”), fu proibito nel Concilio di Aquisgrana. Ad ogni modo, i nomi con cui vengono più frequentemente chiamati gli altri arcangeli sono Sealtiel (“intercessore davanti a Dio”), Jehudiel (“Ricompensatore”) e Barachiel (“Lode di Dio”).

Queste figure, presenti non solo nelle religioni cristiane ed ebraiche ma anche nell’Islam, sono degli angeli di rango elevato, destinati a comandare gli altri angeli. Alcuni hanno tradotto il termine arcangelo come “a capo degli angeli”, altri come “angelo capo” e infine alcuni come “Principe”. C’è chi crede che il culto degli angeli, fortemente osteggiato da San Paolo, sia un’eredità non solo dell’ebraismo ma anche della festa pagana dei messaggeri divini. 

Gli arcangeli annunciano spesso eventi importanti agli uomini: tra i tanti avvenimenti che li coinvolgono, annunciano la nascita di Isacco ad Abramo presso le Querce di Mamre, donano a Giacobbe un nuovo nome, Israele, nella notte durante la quale osò lottare contro Dio, avvertono Lot che ci saranno dei problemi nella costruzione di Sodoma e Gomorra e annunciano a Maria che ha nel grembo il figlio di Dio (secondo le chiese avventiste ci sarebbe, inoltre, una sovrapposizione tra la figura di Gesù e l’Arcangelo Michele).

Michele Arcangelo

Michele Arcangelo, il cui nome significa “chi è come Dio?” è il protettore dei defunti, del popolo Ebraico, guardiano e custode della chiesa cattolica. E’ inoltre il protettore degli infermi, delle forze dell’ordine, dei paramedici, dei marinai, dei paracadutisti, dei vigili del fuoco, dei radiologi e dei droghieri. 

Secondo il mito, Michele ha difeso la fede in Dio contro le orde di Satana e il giorno del giudizio condurrà alla vittoria la milizia celeste degli angeli contro Lucifero. La profezia dell’apocalisse racconta inoltre che sarà Michele a suonare la tromba che annuncerà il giudizio finale. Sempre nell’apocalisse è previsto che Michele combatta e conduca alla vittoria gli altri angeli nella lotta contro il drago. Nella religione islamica, Michele non ride mai e, insieme a Gabriele, ha istruito il profeta Maometto. 

Inizialmente fu dipinto accanto a Satana, ma poi si separò da lui quando Lucifero si ribellò contro Dio, restandogli fedele. Per questo, è rappresentato come un guerriero e stringe sempre, tra le mani, una spada; talvolta è rappresentato anche con una bilancia.

Gabriele Arcangelo

Gabriele, il cui nome significa “Potenza di Dio”, è nominato anche “la mano sinistra di Dio”, “scriba celeste”, “spirito di verità” e “l’uomo vestito di lino”. E’ rappresentato come l’angelo della morte e come l’angelo del fuoco, ha il compito di far maturare i frutti e di rivelare le profezie nei sogni. Nell’Islam è colui che ha rivelato il Corano a Maometto, che l’ha accompagnato nell’ascesa verso il Paradiso ed è descritto come un angelo dalle seicento ali.

Gabriele è il protettore dei lavoratori delle comunicazioni.

Fu Gabriele, secondo il mito, a dirigere la punizione divina disposta nei confronti della peccaminosa città di Sodoma. Per gli ebrei apparteneva a lui la voce che parlò a Noè del diluvio universale e che gli disse di portare con sé gli animali su un arca; sempre per la tradizione giudaica fu lui la forza che impedì ad Abramo di uccidere Isacco.

Raffaele Arcangelo

Raffaele, il cui nome significa “E’ Dio colui che guarisce” e che si contrappone al nome del demone Asmodeo, che vuol dire invece “colui che fa perire”, è patrono dell’amore sponsale e della salute, dei giovani, dei fidanzati, degli sposi, dei farmacisti, degli oculisti, dei viandanti e dei profughi. I suoi simboli sono un pesce e un vaso di medicamenti.

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