Il tonno in scatola è certamente un alimento molto versatile, facile da abbinare ad altri ingredienti; si sposa benissimo con olive, patate, pomodorini, cipolla, prezzemolo… La lista potrebbe continuare all’infinito. È stato a lungo sottovalutato, probabilmente perché nell’immaginario collettivo è un cibo da studenti. Infatti, la scatoletta sembra inevitabilmente legarsi all’immagine della fretta e dell’incapacità in cucina. In pochi forse sanno che, in realtà, le conserve ittiche sott’olio sono un super-alimento indispensabile per una dieta sana ed equilibrata, oltre ad avere degli ottimi valori nutrizionali e un gusto unico facilmente combinabile.
L’informazione arriva dagli ultimi dati raccolti in seno alla ANCIT, l’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare. L’associazione riunisce 19 aziende ittiche italiane, assicurando alta qualità e rispetto per il pescato. Secondo alcune ricerche scientifiche, il consumo di tonno in scatola per almeno due volte a settimana riduce del 34% il rischio di sviluppare un tumore al colon-retto, oltre ad essere un grande alleato nella prevenzione del cancro al cavo orale, alla faringe e allo stomaco.
Inoltre, per l’elevato quantitativo di omega 3, il pesce sott’olio aiuta a evitare sindrome coronarica acuta, malattie cardiovascolari, depressione e declino cognitivo. Tutto ciò è possibile perché, nelle parole del presidente di Nutrition Foundation of Italy, Andrea Poli: “Grazie al trattamento termico a cui è sottoposto, che non impoverisce nessuno dei nutrienti essenziali presenti, il pesce in scatola mantiene di fatto le stesse proprietà di quello fresco”.
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