La Gran Bretagna è pronta a far scendere in strada l’esercito per garantire le consegne di carburante alle stazioni di servizio rimaste senza.
Da giorni ormai, nel Paese della Brexit si è abbattuta una crisi sulla catena di distribuzione della benzina. Le principali compagnie petrolifere del Paese, BP e Petrol, hanno riferito di aver esaurito il carburante nella maggior parte dei loro punti vendita.
La carenza è dovuta alla mancanza di camionisti, la maggior parte dei quali sono slavi, rientrati nei loro Paesi, senza più far ritorno nel Regno Unito. Quindi, la Gran Bretagna deve fare principalmente il conto con l’assenza di autotrasportatori. A tal proposito, il Governo inglese ha dovuto modificare la sua politica post-Brexit sull’immigrazione, concedendo nello scorso weekend fino a 10.500 visti di lavoro temporanei in fretta e furia.
Per limitare al massimo l’uso del carburante, il governo britannico sta pensando di riservare l’accesso prioritario ed esclusivo ad alcune pompe di benzina ai lavoratori dei servizi essenziali, ovvero agli operatori sanitari.
Il primo ministro Boris Johnson, dunque, è deciso a far intervenire l’esercito per consegnare carburante alle stazioni di servizio lungo le arterie stradali dell’Inghilterra, dove nei giorni scorsi c’è stato il caos a causa di cittadini in coda davanti alle pompe per il timore di restare a secco.