Sono diverse le sanzioni che sono stata applicate alla Russia dai Paesi Europei dall’inizio del conflitto in ucraina. Contemporaneamente nella Comunicazione su “Defence Investment Gaps Analysis and Way Forward”, preparata per essere discussa nel Consiglio europeo del 30-31 maggio scorsi, si propone di aumentare le spese per la difesa per più di 200 miliardi di euro (100 miliardi da parte della sola Germania).
Il documento mira ad evitare frammentazioni e duplicazioni nell’uso di quei fondi, come era avvenuto in passato.
Come riportato da Il Sole 24 Ore basti pensare che l’Ue ha 55 tipi diversi di aereo da trasporto militare (mentre l’America ne ha 23, la Cina 12, la Russia 14); oppure ha 12 tipi diversi di carri da combattimento (mentre l’America ne ha uno, la Cina 6, la Russia 3); oppure ha 44 tipi diversi di elicotteri militari (mentre l’America ne ha 12, la Cina 20, la Russia 13).
Il massiccio riarmo della Germania, seppure necessario, è destinato ad ostacolare, e non a rafforzare, la difesa comune. Come è avvenuto sul piano economico durante la crisi finanziaria, una Germania militarmente forte, nel caso di una crisi, è spinta a declinare la politica europea della difesa in funzione dei propri interessi geopolitici e geoeconomici.
Il cancelliere Olaf Scholz, già lo scorso aprile, si era mostrato convinto a voler aumentare le spese destinate agli strumenti e alle tecnologie militari, volte a potenziare le forze armate.
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