“Si è Rotta la Giarretella dell’Acqua In ABC Napoli” – Titola così un comunicato firmato dagli RSU della società ABC di Napoli, la quale si trova al momento in una fase delicata:
“La pubblicazione degli avvisi per la presentazione delle candidature a componenti del CdA di ABC avvenuta
ieri sera sull’Albo Pretorio del Comune di Napoli, lascia sinceramente esterrefatti. La prima, naturale,
conseguenza, è la delegittimazione del ruolo dell’attuale Commissario, Sergio D’Angelo, in un momento
storico delicatissimo per la nostra città nonché per tutto il Paese .
Certamente, la fase commissariale si è prorogata oltre ogni misura, ma una mossa simile, a pochi mesi dalle
elezioni comunali, non può che essere vista come l’ennesimo atto di forza di un Sindaco per il quale “sei con
me o contro di me”.
Certamente tanto è stato fatto in questi anni dall’attuale Commissario, ma tanto andava ancora fatto: la cd.
“messa in sicurezza” dell’azienda, iniziata con la coppia Mattei/Pierobon, proseguita con il
presidente/commissario Montalto, continuata con la commissaria/presidente Paparo, subirà l’ennesima
battuta d’arresto. È significativo notare come tutti coloro che si sono succeduti ai vertici di ABC dal 2013 ad
oggi e che venivano presentati dal Sindaco come “salvatori della patria”, poi sono stati improvvisamente
scaricati, anche semplicemente per aver pronunciato un “No!” di troppo.
Non si sono chiuse, soprattutto, le partite ancora aperte con la Regione Campania – cifre enormi in ballo, che
potrebbero seriamente mettere in discussione l’esistenza stessa di ABC – né quella con il Comune di Napoli,
che ancora non ha approvato il Piano Programma e di Sviluppo presentato dall’Azienda lo scorso settembre.
Evidentemente “i significativi risultati conseguiti in questi ultimi anni” non sono stati sufficienti, dovendo ora
pagare il Commissario di ABC il peccato originale di non essersi schierato con il gruppo del Sindaco.
Non siamo certamente qui a fare un’opera celebrativa di D’Angelo, né a sostenere la sua candidatura a
sindaco, ma bisogna oggettivamente riconoscere a lui, a tutti i lavoratori di ABC ed alle rappresentanze
sindacali la chiusura della vicenda Net Service, la gestione del servizio fognature pubbliche e private della
città di Napoli, oltre a tanto altro, quale, a puro titolo esemplificativo, il completamento del progetto sul
Welfare aziendale che sarebbe stato all’avanguardia per un’Azienda Speciale .
Quello che spaventa e che deve far riflettere su un certo modo di far politica (apposta con la minuscola) è
che, mentre si discute ancora sulla gestione del Servizio Idrico Integrato per l’Area Metropolitana di Napoli,
mentre si deve far fronte alle impegnative delibere dell’Autorità di controllo, mentre le altre realtà del
servizio idrico in Italia approvano mostruosi piani di sviluppo, noi siamo alle prese con i ben noti giochi della
politica artatamente messi in campo per consentire l’ennesima passerella di “Consiglieri allo sbaraglio”
desiderosi di arricchire il proprio curriculum con una fantastica esperienza, ma sicuramente breve, nel
Consiglio di Amministrazione di ABC. Ormai sono anni che richiediamo una modifica dello statuto per non
creare tali defaults.
Il tempo che sarà perso con questo ennesimo avvicendamento amministrativo privo di soluzioni di continuità
con quello attuale potrà essere la principale causa dell’incremento dei rischi connessi alla materiale
impossibilità di garantire la necessaria continuità del Servizio Idrico nonché il regolare monitoraggio e la
costante messa in sicurezza degli Impianti Fognari.
Il tutto a discapito della reale possibilità per ABC di candidarsi come GESTORE UNICO PUBBLICO del servizio
idrico integrato nel distretto dell’Area Metropolitana che, paradossalmente, è proprio un progetto voluto
dall’amministrazione uscente.
Sarà questo l’ultimo atto per “scassare” definitivamente anche ciò che funziona nella nostra città?”
