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Sarà rimosso il murales dedicato a Ugo Russo, ma è polemica

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Sarà infine rimosso il murales dedicato a Ugo Russo, quindicenne che nella notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo 2020 venne ucciso da un carabiniere in borghese che reagì a una tentata rapina.

A deciderlo è stata una sentenza del Tar che ha respinto il ricorso del “Comitato verità e giustizia per Ugo Russo”, che si opponeva alla rimozione del murales.

Nella sentenza i giudici hanno spiegati di aver rigettato la richiesta in quanto il murales era considerato una “trasformazione fisica dell’immobile”, un edificio risalente all’ottocento e non modificabile in base al piano regolatore.

Borrelli sulla cancellazione del Murales: “ Incredibile dover aspettare tanto tempo”

Si è aspettato troppo tempo.  commenta il consigliere regionale Francesco Borrelli.Adesso ci aspettiamo che rapidamente venga cancellato l’omaggio al baby rapinatore casomai sostituendolo con un’opera dedicata a un eroe napoletano o a una vittima della criminalità.

“È incredibile che si sia dovuto aspettare tutto questo tempo e un giudizio del Tar

“per avviare la procedura per la cancellazione del murale dedicato ai Quartieri Spagnoli al baby rapinatore Ugo Russo”.

Botta e risposta tra Borrelli e Delgado tra burocrazia e “radical chic”

Non tutti però condividono l’opinione del consigliere regionale: lo scrittore Luca Delgado ha infatti scritto in risposta un post che esprime un’idea diametralmente opposta a quella di Borrelli.

“Il tar non ha stabilito se Ugo Russo merita o meno un murale.”

scrive Delgado No. Il Tar ha semplicemente stabilito che quel murale rappresenta una trasformazione fisica dell’immobile, dando ragione quindi al Comune che ne chiede la rimozione.

Quello di cui il Consigliere non si rende conto, avvinto com’è dalla retorica del “Io, io, io e ancora io”, è che la sentenza del Tar mette a rischio la stragrande maggioranza dei murales di Napoli, in quanto chiunque potrà rifarsi ad essa denunciando le trasformazioni degli immobili”

Non si è fatta attendere la risposta di Borrelli, decisamente dura: quello di Delgado sarebbe per il consigliere “un pensiero comune a tutti i radical chic nostrani che sono schierati da sempre dalla parte del mondo criminale e delinquenziale e sono indifferenti alle vittime e a chi si batte per la legalità. Gli stessi che rivendicano il diritto anarchico di trasformare la città in una pattumiera non rispettando alcuna regola.”

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