Un errore madornale in Spagna. 31 nuovi treni appena comprati e destinati alle reti regionali costati quasi 260 milioni di euro sono risultati troppo grandi per passare nei tunnel nelle Asturie e in Cantabria.
L’ordine è stato effettuato dalla società pubblica che gestisce il servizio ferroviario, Renfe, ed era partito nel 2020. Tuttavia l’anno dopo l’azienda Caf si era resa conto che le dimensioni indicate non erano giuste e aveva bloccato la produzione.
Dimissioni dei vertici del governo della Spagna e dell’azienda
La sottosegretaria ai trasporti, Isabel Pardo de Vera, e il capo dell’azienda ferroviaria Renfe, Isaias Taboas, intanto, si sono dimessi per le polemiche generate.
La ministra dei Trasporti, Raquel Sánchez Jiménez, aveva già rimosso dai loro ruoli in via preventiva due dirigenti di Renfe e di Adif, la società pubblica che possiede le infrastrutture ferroviarie. Il ministero aveva poi aperto un’indagine per chiarire su chi ricadessero le responsabilità degli errori progettuali.
Il governo della Spagna sostiene che l’errore sia stato riscontrato in tempo per evitare di perdere denaro pubblico, anche se a causa dell’errore i primi verranno consegnati nel 2026.
Sánchez ha annunciato che fino alla consegna dei nuovi treni il servizio ferroviario sulle brevi tratte nelle due comunità continuerà a essere gratuito.
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