La Ichoan, una casa di riposo giapponese, nella città di Kitakyushu, ha iniziato ad assumere dei lavoratori davvero insoliti: i bambini.
L’iniziativa geniale
L’idea è venuta al direttore dopo aver notato come gli ospiti si sentivano su di morale quando la sua nipotina le faceva visita al lavoro. Presto altri dipendenti hanno iniziato a portare i loro di bambini. Ciò che viene richiesto ai più piccoli, infatti, è semplicemente essere se stessi e quindi di passeggiare, ridere, giocare e chiacchierare con gli anziani. In cambio vengono dati loro pannolini, latte in polvere e buoni per il bar accanto per i loro genitori.
L’esperimento è partito l’anno scorso, con un solo bebè. Ora, i “mini-dipendenti” sono già ben 32.
“Non riesco a vedere i miei nipoti molto spesso, e quando arrivano questi nuovi baby-lavoratori per me è una grande soddisfazione”, racconta al New York Times l’85enne Kyoko Nakano, ricoverata qui da più di un anno. “Sono così carini e rendono l’ambiente più allegro”. Un’iniziativa per combattere l’immagine pubblica delle case di riposo come luoghi deprimenti e solitari, ma anche un toccasana terapeutico per dare agli anziani un p0′ di gioia.
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