AstraZeneca ha annunciato il ritiro globale del suo vaccino contro il Covid-19. L’azienda farmaceutica ha motivato questa scelta con una “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”.
Non è tutto. A fine aprile, AstraZeneca ha ammesso per la prima volta, durante un procedimento legale a Londra, che il suo vaccino anti-Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale. Questa ammissione potrebbe avere implicazioni legali significative, aprendo la strada a richieste di risarcimento multimilionarie.
Ritiro del vaccino in Europa
Il Vaxzevria, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, è stato il primo vaccino a essere utilizzato contro il Covid-19, ma ora è considerato obsoleto, vista la disponibilità di vaccini più efficaci contro le nuove varianti del virus. AstraZeneca ha quindi deciso di ritirare l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino, prima in Europa il 5 marzo a Bruxelles, poi nel resto del mondo. Negli Stati Uniti, il prodotto Vaxzevria non è mai stato autorizzato dalla Food and Drug Administration (FDA).
L’annuncio del ritiro del Vaxzevria ha anche avuto un impatto significativo anche sui mercati finanziari: le azioni di AstraZeneca hanno guadagnato valore per circa 3 miliardi di sterline.
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