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Bolsonaro: cittadino onorario di Anguillara Veneta

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Il comune di Anguillara ha deciso che darà la cittadinanza a Jair Bolsonaro, presidente del Brasile. Ma questa decisione non va giù a molti, soprattutto ai missionari italiani nel Paese “Amareggiati e sconcertati, sta massacrando la vita della sua gente.”

Con tre voti contrari e nove a favore, il consiglio comunale di Anguillara Veneta ha deciso di concedere cittadinanza onoraria a Jair Bolsonaro. Inutili l’invito a rivedere la decisione, soprattutto da parte di alcuni missionari italiani in Brasile.

La sindaca leghista Alessandra Buoso è convinta della sua scelta e non torna indietro.

“La cittadinanza è conferita al presidente quale delegato di un popolo eletto democraticamente dalla gente che ora rappresenta, ma simbolicamente è conferita ad una intera nazione, il Brasile”, ha infatti detto la sindaca.

Perché il consiglio comunale ha deciso di concedere la cittadinanza onoraria a Bolsonaro?

La sindaca Buoso, ha spiegato come le radici padovne dei Bolsonaro affondino nel passato. La famiglia che ancora vive ad Anguillara, ha il cognome con la “z” che in Brasile è stata poi sostituita da una “s”. Negli scorsi mesi, l’amministrazione comunale aveva fatto pervenire al presidente Bolsonaro, tramite canali diplomatici, le ricerche genealogiche che dimostrano come suo nonno paterno, Angelo Bolsonaro, fosse nato in Brasile: i genitori di quest’ultimo erano entrambi italiani, Vittorio Bolzonaro, poi conosciuto come João Bolsonaro, era nato il 12 aprile 1878 ad Anguillara. Il presidente brasiliano verrà di persona venerdì prossimo, primo novembre, a ritirare la cittadinanza onoraria di Anguillara Veneta.

Perché questa decisione non è condivisa da tutti?

Nei giorni scorsi, una Commissione d’inchiesta del Parlamento brasiliano ha chiesto la messa in stato d’accusa del presidente per crimini contro l’umanità, a causa della gestione e della sottovalutazione della pandemia: il negazionismo istituzionale sarebbe la causa della morte di una parte dei 900mila cittadini uccisi dal Covid. Anche per questo, da Peschiera del Garda, è arrivato ad Anguillara un gruppo di brasiliani che ha testimoniato l’inopportunità della decisione. Tra gli altri, era presente anche Dario Marini, segretario regionale del Partito Comunista Italiano, che ha detto: “Dare la cittadinanza a Bolsonaro è come dare il premio Nobel ad un medico NoVax”.

Le parole dei missionari italiani in Brasile

Il voto è andato avanti nonostante l’arrivo di una lettera dal Brasile da parte della Coordinazione dei missionari e missionarie italiani in Brasile.

“Come cittadini e cittadine italiane che da anni lavorano a servizio del popolo e della chiesa cattolica brasiliana ci sentiamo profondamente amareggiati e sconcertati. Ci chiediamo per quali meriti? Come un uomo che da anni, e continuamente, disonora il suo paese può ricevere onore in Italia?”, scrivono. “E’ un presidente che sta massacrando la vita della gente, soprattutto dei più poveri; ha creato una politica anti-Covid (e continua tuttora a fare una politica negazionista e contro il vaccino) che ha prodotto migliaia di morti, favorisce la distruzione e svende le terre dell’Amazzonia. Come un presidente che collabora con la distruzione della foresta amazzonica può ricevere degli onori in una nazione che lotta per la salvaguardia del pianeta?”

Il capo di stato non è solo accusato di una gestione fallimentare della pandemia, con una narrazione che arriva ad accusare i vaccini anti-Covid di causare l’Aids, per esempio, e di crimini contro l’umanità, ma è da anni in guerra aperta con papa Francesco. La Diocesi di Padova vuole “farsi portavoce di un sentire diffuso e in forza del legame che unisce il Brasile con la nostra terra”.

Non si nasconde che il conferimento della cittadinanza onoraria ha creato forte imbarazzo, stretti tra il rispetto per la principale carica del caro presidente brasiliano e le tanti e forti voci che sempre più ci raggiungono, e non possiamo trascurare, gridate da amici, fratelli e sorelle.”

 

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