ROMA. Il segretario del PD, Enrico Letta, in queste ore si è espresso in merito al voto di ieri sul Ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia accantonato dal Senato.
“L’Italia si è allineata alla Polonia e all’Ungheria, con la compressione di diritti delle persone. E questo è triste perché l’Italia si stava riallineando all’Europa. Nella giornata di ieri si è sancita una rottura, anche una rottura di fiducia, a tutto campo con Italia Viva ma complessivamente con la parte che ha votato in quel modo”, ha detto Letta a Radio Immagina.
Dopo il voto che ha affossato la legge contro l’omotransfobia,“Italia viva immediatamente ha cominciato a prendersela con noi. Chi reagisce così ha qualcosa da nascondere. Una reazione così vocale, sguaiata, la dice lunga” ha tuonato il segretario del PD.
Inoltre, ha commentato anche l’applauso finale dei colleghi: “L’immagine dell’applauso sgangherato dopo il voto è l’immagine di cosa sarebbe il nostro Paese se ci fosse una maggioranza guidata da Salvini e Meloni. Io sono orgoglioso di stare dall’altra parte”.
Intanto sono previste le prime manifestazioni e le prime mobilitazioni di piazza dietro lo slogan “Non affosserete le nostre voci”.
Le numerose realtà lgbtqi+ si daranno appuntamento oggi a Roma in via San Giovanni Laterano.
A Milano, invece, appuntamento all’Arco della Pace. Previste manifestazioni anche a Varese, in piazza Monte Grappa ore 19, e a Vicenza, in piazza dei Signori ore 20.
Brescia manifesterà domani contro l’affossamento del disegno di legge, alle ore 21 in piazza Mercato.
Padova e Palermo, invece, sabato, rispettivamente a Palazzo Moroni ore 16.30 e Foro Italico ore 15.