Published
6 ore agoon
Nella discussione sulla prossima legge di Bilancio riemerge un tema molto importante per le famiglie che si occupano di persone con disabilità: il Reddito di Cura. Il M5s ha infatti presentato un emendamento che consentirebbe di introdurre un contributo mensile compreso tra 400 e 600 euro, destinato ai familiari che garantiscono assistenza quotidiana ad un congiunto con disabilità particolarmente grave.
La misura riguarda i caregiver familiari, cioè quei parenti che vivono insieme alla persona assistita e ne seguono la cura in maniera continuativa, senza essere operatori professionali. L’intervento economico sarebbe riservato ai nuclei in cui l’assistito rientra nelle categorie di “disabilità gravissima” definite dalla normativa vigente.
Il contributo non è pensato per chi svolge attività sanitaria specialistica, ma per chi, all’interno della propria casa, si occupa di sorveglianza, igiene personale, somministrazione di terapie e gestione della vita quotidiana del familiare non autosufficiente.
L’accesso al Reddito di Cura sarà legato alla situazione economica: potranno richiederlo solo le famiglie con un ISEE non superiore a 30.000 euro. L’ammontare dell’assegno varierà in base all’indicatore economico del nucleo, con un minimo di 400 euro al mese e un massimo di 600 euro per le fasce più deboli.
Un elemento che dovrebbe rendere più vantaggiosa la misura è la non imponibilità fiscale: il contributo non verrà considerato reddito ai fini delle imposte e non impatterà sul calcolo dell’ISEE, permettendo di mantenere altri eventuali benefici già percepiti.
Il costo dell’intervento sarà coperto da un fondo dedicato, pari a circa 3 miliardi di euro annui a partire dal 2026. La gestione operativa dello strumento spetterà all’INPS, che avrà il compito di monitorare il numero delle domande e le risorse utilizzate, comunicando periodicamente i dati ai ministeri competenti.
Secondo il primo firmatario dell’emendamento, Orfeo Mazzella, l’obiettivo del Reddito di Cura è riconoscere il ruolo, spesso invisibile, dei caregiver familiari. Il parlamentare ha sottolineato come molte famiglie sostengano carichi di cura elevatissimi senza alcun aiuto strutturato, e come questo contributo rappresenterebbe un passo avanti verso un sistema che valorizzi chi dedica tempo e energie alla protezione dei propri cari più fragili.
___
Potrebbe interessarti anche:
Oro, pronta la svolta fiscale: quanto si pagherà e chi sarà coinvolto
___
Continua a seguirci su Facebook e scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.


