BRINDISI. Due coniugi di San Donaci sono stati intossicati da funghi velenosi. I due, mercoledì scorso, si sono recati all’Ospedale Perrino di Brindisi con dolori addominali, vomito e diarrea.
Marito e moglie, nell’ ottobre 2021, fecero una passeggiata nel bosco e raccolsero i funghi che, poi, decisero di congelare e consumarli il 4 maggio scorso. Funghi rivelatisi però velenosi.
Quando la coppia si è presentata all’ospedale, è stato immediatamente contattato l’esperto reperibile del Centro di controllo micologico della Asl di Brindisi, Antonio Tursi, che ha identificato le specie di funghi: “Tra i funghi esaminati abbiamo trovato l’Amanita phalloides, detta anche tignosa verdognola, che è altamente velenosa e spesso mortale: contiene amanitine e falloidine, tossine che sopravvivono a cottura e congelamento. Accanto all’Amanita abbiamo identificato anche un altro fungo tossico, la Lepiota gruppo helveola“.
Il direttore del Centro di controllo micologico, Liborio Rainò, ha spiegato: “In casi come questo è fondamentale la tempestività dell’intervento e la presenza di un esperto reperibile anche nei periodi in cui non c’è la raccolta. È ormai consuetudine diffusa quella di congelare i funghi per consumarli a distanza di tempo: la direzione generale della Asl ha di recente confermato la reperibilità micologica fino al 31 maggio e questo provvedimento potrebbe essere esteso a tutto l’anno come avviene per esempio in Toscana”.
Marito e moglie sono ancora ricoverati e restano in Osservazione breve intensiva e, in collaborazione con il Centro antiveleni di Foggia, è stata disposta la terapia.
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