La Gran Bretagna rischia di nuovo un collasso dovuto ai problemi causati dal Covid. La nazione che, tra i primi Paesi in Europa, ha dato il via alle vaccinazioni ed eliminato le restrizioni, ora si trova a dover fare i conti con un considerevole aumento di contagi.
Sono oltre 40mila i cittadini che, per il secondo giorno di fila, risultano positivi al virus. Gli esperti britannici stimano che, di questo passo, il Paese potrebbe raggiungere il picco di contagi dello scorso inverno.
Il sistema sanitario è alle prese con le tante ambulanze in fila davanti agli ospedali, pazienti all’interno costretti ad attende ore per poter essere ricoverati e, tra i tanti problemi, anche la notizia di 43mila tamponi PCR diagnosticati falsi negativi per pazienti che avevano sintomi del Covid ed erano già risultati positivi al tampone veloce. Infatti, in questi giorni il governo è a lavoro per rintracciarli.
I medici, intanto, lanciano un grido d’allarme per gli ospedali saturi di pazienti: 5,7 milioni sono in attesa di iniziare dei trattamenti.
Il governo di Boris Johnson, per far fronte all’emergenza, ha annunciato lo stanziamento di 250milioni di sterline destinati all’impiego di nuovo personale per implementare i servizi negli ambulatori pubblici, a patto però che i dottori di base aumentino il numero di appuntamenti con i pazienti, faccia a faccia. Ma i camici bianchi non condividono questa decisione, poiché obbligherebbe loro di riprendere le visite di persona.
Secondo il ministro della Salute, chi non rispetterà queste regole dovrà abbandonare la sua professione.