“La dignità di Napoli e della Campania non è in vendita”: durissime le parole con cui il governatore Vincenzo de Luca replica al ministro della cultura Sangiuliano, che lo aveva invitato al “dialogo”. “Ditegli” dichiara de Luca “che io non mi confronto con i parcheggiatori abusivi ma col presidente del Consiglio”.
De Luca: “Scandalo nazionale”
Il pomo della discordia sono stati i fondi di coesione, che ancora non sono stati sbloccati e di cui si chiederà conto nel corso della manifestazione del 16 febbraio a Roma. De Luca parla di “scandalo nazionale” e accusa il governo: “I fondi di sviluppo e di coesione” spiega “sono bloccati da un anno e mezzo senza motivo reale, è una vergogna nazionale, il Sud è tradito e calpestato”.
Ma il presidente della Campania non si ferma qui: “Mi pare evidente” dichiara infatti “che siamo di fronte a un tentativo di rapina di risorse del Sud o di discriminazione politico-istituzionale. […] Venerdì prossimo” ha dichiarato ancora “ricorderemo anche alla Meloni che non sta gestendo una bottega di famiglia ma risorse che appartengono al Sud”.
Musumeci: “Violenza verbale”
Anche il ministro Musumeci invita al dialogo e parla di “violenza verbale” che rende difficile “avviare un dialogo serio” e, nel frattempo, nel beneventano è scoppiato un caso: due manifesti – firmati dal PD e dal M5S – riportano le foto di alcuni senatori della maggioranza che hanno votato a favore dell’autonomia differenziata. Su uno dei due manifesti compare anche la scritta: “La destra spacca l’Italia e tradisce il sud”.
Insomma, la tensione aumenta e non è facile dire con certezza cosa accadrà nelle prossime settimane. Una cosa sola è certa: l’Italia, ancora prima dell’autonomia differenziata, è sempre divisa.
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