In meno di 30 anni l’Italia perderà quasi cinque milioni di residenti. A riportare i dati della decrescita italiana è l’Istat nel report “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie”. Da 59 milioni al 1° gennaio 2022 a 58,1 mln nel 2030, a 54,4 mln nel 2050 fino a 45,8 mln nel 2080.
Allarme denatalità
L’allarme riguarda il numero medio di componenti di una famiglia che diventerà sempre più piccolo. Secondo i dati Istat, entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà. In venti anni le coppie senza figli aumenteranno da 5,2 a 5,7 milioni, con un incremento del 9% e una quota sul totale che salirà dal 20,6 al 21,7%.
Popolazione sempre più vecchia
A preoccupare è anche il probabile invecchiamento della popolazione. Secondo i dati Istat, nel 2050 le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale secondo lo scenario mediano. Quasi un italiano su 4 è anziano.
Spopolamento del territorio: i dati ISTAT
Le città saranno sempre più vuote. Un allarme che riguarda principalmente il Sud Italia. «Secondo lo scenario mediano – scrive l’Istat – nel breve termine si prospetta nel Nord (+0,3% annuo fino al 2030) un lieve ma significativo incremento di popolazione, al contrario nel Centro (-1,6%) e soprattutto nel Mezzogiorno (-5,5%) il calo di residenti risulta irreversibile». In sostanza entro il 2080 si stima che oltre 28,5 milioni di italiani vivranno al Nord, mentre solo 17,3 milioni tra Centro e Mezzogiorno del Paese.
___________
Continua a seguirci su Facebook, su Instagram, Twitter, Tiktok e Waveful! Ricevi tutte le notizie sul tuo cellulare iscrivendoti al canale Telegram.
Scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.
