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Costume e Società

Gatti in lockdown in Germania, a Walldorf

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Walldorf è un comune tedesco, situato nel land del Baden-Württemberg, che in questi giorni ha fatto parlare di sé a causa di un’assurda ordinanza restrittiva. La nuova norma interesserà i gatti domestici che, come stipulato dalle autorità locali, dovranno starsene in lockdown per circa cinque mesi all’anno. Potrà sembrare assurdo, ma il motivo dietro questa scelta non è certo da sottovalutare.

I motivi dietro l’ordinanza di Walldorf

La cittadina di Walldorf ha preso questa decisione per preservare la fauna del luogo: in particolare, una specie di uccelli. Le allodole crestate, ormai in via di estinzione, si riproducono e nidificano da aprile fino alla fine di agosto. Per cui, durante questi mesi, i mici domestici dovranno limitarsi a godere delle mura di casa, onde evitare che, da buoni predatori, facciano fuori qualche raro esemplare di allodola.

Stando a quanto riportato dall’ordinanza, valida per tre anni, i felini colti a gironzolare fuori casa potrebbero far rischiare ai proprietari una multa di 500 euro. Inoltre, se il gatto latitante riuscisse perfino a uccidere uno dei sei esemplari di allodola crestata presenti a Walldorf, i padroni dovrebbero pagare una sanzione di circa 50mila euro.

Sostenitori e oppositori della nuova norma

«La sopravvivenza della specie dipende dalla sopravvivenza di ogni singolo giovane uccello», sono le parole dell’ufficio distrettuale di Walldorf. «Impedire ai gatti di essere in giro nella zona a rischio durante tutto il periodo della riproduzione è una misura appropriata e necessaria». Naturalmente, le ragioni dell’ordinanza sono nobili, ma non tutti sono d’accordo con il limitare la libertà dei propri amici a quattro zampe.

In prima linea nella lotta alla nuova norma, l’associazione locale di protezione animali, che ha dichiarato alla Rhein-Neckar-Zeitung di volersi difendere legalmente dall’ordinanza restrittiva. «Per favore, cerchiamo di mantenere la calma», ha chiesto Volker Stutz, presidente dell’associazione, ai proprietari degli amici felini, aggiungendo: «Vi assicuro che stiamo facendo del nostro meglio per fermare questa azione sproporzionata».

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