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Putin: via le sanzioni in cambio del grano, ma l’UE non ci sta

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Se l’obiettivo di Putin era quello di creare un nuovo ordine mondiale con l’invasione dell’Ucraina, non possiamo dire che non abbia avuto successo; tuttavia, probabilmente, il leader russo non se l’era immaginato così.

La proposta di Putin: via le sanzioni in cambio del grano

Se da un lato la Russia sta subendo perdite pesantissime sul campo – e infatti oggi si vocifera riguardo l’abolizione del limite dei 40 anni per arruolarsi nell’esercito – le conseguenze più evidenti dell’invasione sono sicuramente quelle economiche: Mosca probabilmente non si aspettava che l’Europa e l’Occidente in generale reagissero all’attacco dell’Ucraina con delle sanzioni così dure. Il rischio, infatti, non è solo l’aumento del costo dell’energia e nemmeno dell’inflazione, ma anche una crisi alimentare mondiale – crisi che colpirebbe soprattutto Paesi come l’Egitto ma che comporterebbe pesantissime conseguenze anche per le altre nazioni.

Per questo, oggi Putin propone uno scambio: per consentire il trasporto di grano – al momento reso impossibile proprio dalla Russia – dovranno essere rimosse “tutte le sanzioni e restrizioni imposte alle esportazioni russe e alle transazioni finanziarie”.

La reazione europea: la violazione delle sanzioni diventa reato

Ma l’Europa non ci sta: “Tutto ciò che viene dal Cremlino” dichiara una fonte diplomatica “ha davvero poca credibilità, ogni annuncio non può essere ritenuto credibile a meno che non venga seguito da azioni concrete.”

E non solo: Ursula Von der Leyen ha affermato oggi che l’Unione Europea adotterà “ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin” e quelli che sono stati definiti dalla presidentessa come “i suoi compari”.

In primo luogo” ha detto la Von der Leyen “aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell’Unione Europea all’elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia. Presentiamo poi regole più severe per tracciare e congelare i guadagni illeciti, anche dalla violazione delle sanzioni. Non lasceremo che gli oligarchi prosperino grazie alla macchina da guerra russa”.

Tutto questo accade in seguito alle dichiarazioni di Biden riguardo il patto Indo-Pacifico, patto che sicuramente concorrerà nel riscrivere l’ordine mondiale – anche se certamente non nel modo in cui Putin e i suoi alleati speravano.

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