In Afghanistan, le cose si fanno sempre più difficili: i Talebani stanno minacciando ostetriche e farmacisti per impedire loro di prescrivere o vendere contraccettivi. Intanto, nel Paese, una donna su 14 muore per complicanze legate alla gravidanza.
I Talebani impediscono la prescrizione e la vendita di contraccettivi
Nell’agosto del 2021 i Talebani sono tornati al potere e da allora le cose non sono tutte rose e fiori: le donne non posso più accedere alle Università e sono state state costrette a rinunciare ai loro lavori.
Adesso, a Kabul e Mazar-i-Sharif, uomini armati stanno minacciando le ostetriche ordinando loro e alle farmacie di sbarazzarsi dei contraccettivi. Una “cospirazione dell’Occidente per controllare la popolazione musulmana“, questo sarebbe il motivo per il quale le farmacie vengono quotidianamente controllate.
Gli attivisti di Human Rights Watch fanno un appello
Gli attivisti di Human Rights Watch affermano, già dal 2021, che le donne del Paese non dispongono delle informazioni basilari sulla salute riproduttiva e che almeno il 70% vivono in condizioni di povertà. Pertanto, sono molto frequenti le “gravidanze rischiose” per mancanza di cure e la nuova decisione dei Talebani non fa che aggravare la situazione. Gli attivisti dei diritti umani hanno chiesto ai talebani di rispettare gli accordi internazionali che stabiliscono l’accesso universale all’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva ma, per il momento, il Ministero della Salute non ha emesso alcuna ordinanza.
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