Incendio in una baraccopoli abitata da migranti in Puglia: un morto.

Incendio in una baraccopoli abitata da migranti in Puglia: un morto.

Ennesimo incendio: questa volta in Puglia, nel foggiano.

La vittima è un gambiano di 35 anni, residente in una baracca nel ghetto di Rignano Garganico.

Il corpo della vittima era completamente carbonizzato. “Abbiamo aiutato noi a spegnere le fiamme ” ha raccontato un uomo che vive stabilmente nel ghetto. “Nessuno di noi sapeva che c’era qualcuno dentro la baracca che dormiva. Poi, quando sono entrati a prendere i documenti hanno scoperto che c’era un morto». Un altro migrante racconta che la vittima ha «sempre vissuto nella baracca distrutta dall’incendio» e che «lavorava tutti i giorni nei campi». La persona vittima del fuoco è rimasta intrappolata in una delle due baracche mangiate dalle fiamme.

Dieci morti in totale dal 2016.

L’uomo morto a Rignano Garganico non è un caso isolato, ma è il decimo decesso nei ghetti del Foggiano. Nel 2016 era morto un ventenne bulgaro in un rogo che distrusse 300 baracche nel ghetto dei bulgari a “Pescia ” nelle campagne tra Foggia e Cerignola.

Nel 2017 vennero trovati carbonizzati due cittadini maliani nel rogo del Grande ghetto tra San Severo  e Rignano Garganico che era stato evacuato il giorno prima da 250 migranti (una trentina erano tornati di nascosto nella nottata). Nel giugno del 2020 ancora baracche bruciate al ghetto di Mezzanone e trovato carbonizzato un senegalese.

Il caso più recente, precedente a questo, risale al 17 dicembre del 2021 nel ghetto di Stornara, dove sono deceduti due fratellini di due e quattro anni, entrambi bulgari, morti in un incendio partito da una stufa artigianale.

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