Una persona è stata condannata a morte
Dopo le proteste scoppiate per la morte di Mahsa Amini, a Teheran una persona è stato condannata alla pena capitale.
Le accuse sono quelle di aver “appiccato il fuoco a un centro governativo, turbato l’ordine pubblico, cospirato per commettere un crimine contro la sicurezza nazionale, inimicizia verso Dio e corruzione sulla terra”, come si legge sul sito di notizie della magistratura iraniana Mizan.
L’identità della persona condannata non è nota e non è stato nemmeno specificato se si tratti di un uomo o di una donna.
Le persone arrestate sono oltre 15.000
Altre cinque persone, incarcerate per aver preso parte alle proteste, sono state condannate a scontare una pena che va dai 5 ai 10 anni di carcere, giudicati colpevoli di “complotto finalizzato a commettere un crimine contro la sicurezza nazionale e disturbo dell’ordine pubblico”. A processo andranno anche altri 756 manifestanti, accusati di danni a proprietà pubblica, lesioni a pubblico ufficiale, istigazione all’omicidio e propaganda contro il regime.
Stando alle stime delle organizzazioni che si occupano di diritti umani e civili, durante le proteste sarebbero state arrestate oltre 15.000 persone.
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