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Cronaca

Medici specializzandi costretti a fare le flessioni se arrivavano in ritardo: aperte due inchieste.

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Medici specializzandi costretti a fare le flessioni se arrivavano in ritardo: aperte due inchieste.

Se arrivi in ritardo, fai le flessioni. Non è un episodio di Grey’s Anatomy, è successo davvero, a Salerno.

Medici specializzandi erano costretti a fare flessioni se arrivavano in ritardo anche solo di pochissimi minuti, e sottoposti ad altri tipi di vessazioni e punizioni. Questo sarebbe avvenuto nella Scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Salerno, secondo la denuncia dall’Associazione Liberi Specializzandi – Fattore 2a.

L’associazione ha anche diffuso alcune foto a testimonianza di quanto riferito.

Questi sono solo fotogrammi di una lunga serie di materiale video e audio riguardante la pratica attuata in un scuola di specializzazione in cui i medici in formazione che fanno tardi in reparto sono costretti a pagare la colazione per tutti e fare flessioni.

Dopo la denuncia, sono state avviate due indagini interne: una da parte dell’Asl di Salerno e l’altra da parte dell’Università degli Studi di Salerno.

Il dirigente ha commentato l’accaduto, parlando di “pratiche inaccettabili“. ”

“Gli specializzandi sono obbligati a presentarsi alle ore 6.30 per lo svolgimento dell’attività formativa. In caso di ritardo sono costretti a eseguire dei piegamenti sulle braccia e a pagare la colazione a tutti i presenti. Riteniamo questa pratica indegna di un paese civile…”

Nel frattempo, il direttore della Scuola di Ortopedia è stato sospeso.

Proprio in merito all’indagine avviata dall’ateneo salernitano, l’Associazione Liberi Specializzandi, con un post su Facebook, ha espresso la propria soddisfazione:

Vogliamo complimentarci e ringraziare pubblicamente il Rettore dell’ Università degli Studi di Salerno per la PEC che ci ha inviato, e gli auguriamo buon lavoro nella verifica della verità dei fatti e saremo come ALS in vigile e fiduciosa attesa sull’evolversi della vicenda di cui vi terremo aggiornati.

Non sappiamo ancora come andrà a finire la questione, ma sicuramente la pronta risposta da parte delle istituzioni fa sperare.

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