È successo a Manduria comune in provincia di Taranto: Giovanni Buccoliero medico primario sessantunenne facente funzione di medicina all’ospedale tarantino ”Giannuzzi” è morto a causa di un collasso cardiaco dopo aver svolto ventiquattro ore consecutive di lavoro.
Medico collassa dopo 24h di turno
Sono le 8.30 del mattino di sabato 23 luglio quando il dottor Giovanni mentre si trova in corsia a visitare i pazienti si allontana dicendo ai colleghi di star andando in bagno. Dopo più di mezz’ora però il medico non ha fatto ritorno in reparto e così i colleghi hanno iniziato a cercarlo trovandolo riverso sul pavimento della toilette privo di vita. Ha avuto un infarto fulminante. Vani i tentativi di rianimarlo.
Il giorno prima ha svolto un turno di ventiquattro ore di cui dodici in pronto soccorso e dodici in reparto covid ed emergenza caldo .Un fascicolo aperto dalla procura stabilirà se il collasso cardiaco sia stato provocato dallo stress lavorativo.
“Situazione inaccettabile”
Questa vicenda mette in luce la drammatica situazione di lavoro dei medici italiani sottoposti a turni estenuanti, senza possibilità di riposo e senza ferie.
Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ha così commentato l’accaduto: “È inaccettabile che siano gli operatori sanitari a pagare con la salute e, persino, con la vita la disorganizzazione della sanità italiana. La sicurezza sul lavoro è, per tutti, un diritto fondamentale, costituzionalmente tutelato. Per i medici deve esserlo a maggior ragione, perché è presupposto della sicurezza delle cure. Laddove le carenze di personale sono gravi, è meglio chiudere l’ospedale e concentrare i professionisti nelle altre strutture, piuttosto che assistere,come in questo caso,a conseguenze drammatiche”.
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