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2 anni agoon
Ángela Cremonte e Javier Rey sono i protagonisti della serie che riadatta la serie tv britannica Liar con una storia ambientata a Maiorca, in cui un’insegnante accusa un medico di averla violentata. È nel 2017 che la serie Liar debutta nel Regno Unito, ottenendo un’accoglienza imbattibile da parte della critica. Nel 2020 nasce il remake spagnolo, arrivato in Italia, su Netflix, solo nel Marzo di quest’anno. Mentiras fa rivivere la trama della creazione di Harry e Jack Williams.
Una produzione di Atresmedia Studios che in sei episodi rivisita la storia originariamente conosciuta attraverso la BBC, dove l’insegnante di letteratura Laura Nielson (Joanne Froggatt) ha accusato il chirurgo Andrew Earlham (Ioan Gruffudd) di averla violentata.
Ma nella versione ispanica, la costa del Kent del programma originale è sostituita da Palma di Maiorca e la sua protagonista si chiama anche Laura, ma ora il suo cognome è Munar e insegna letteratura in un liceo dell’isola.
La stessa che dedica anima e corpo al suo lavoro, dopo aver rotto con il suo fidanzato di 13 anni, Iván (Miquel Fernández). Ma un giorno decide di cambiare la sua routine e accetta un invito a cena da Xavier Vera (Javier Rey), vedovo e rispettato chirurgo locale.
Che, oltre ad essere attraente, è il padre di Lucas, uno degli alunni di Laura, quindi l’appuntamento è molto atteso.
Tuttavia, la mattina dopo la giovane insegnante si sveglia nella sua stanza sentendosi molto male.
Non solo ha le vertigini, ma ha solo immagini sfocate di ciò che sarebbe successo la notte prima. Una mancanza di memoria e un disagio fisico che le fa sospettare qualcosa di peggio: che forse la persona che le ha chiesto di uscire ha abusato di lei.
Dopodiché, Laura chiede a sua sorella Cata, che lavora come anestesista nello stesso ospedale del medico, di accompagnarla a vedere un medico legale, dopodiché sporge denuncia. Così, davanti alla polizia, Laura accusa Xavier Vera di averla aggredita sessualmente.
Una dichiarazione seria che porta gli ispettori Daniela Bauzá e Víctor Silva a iniziare immediatamente a indagare sui fatti che circondano ciò che è realmente accaduto, partendo dall’interrogare il chirurgo.
Ma il dottore sostiene di non averla mai costretta a dormire con lui e che tutto quello che è successo è stato consensuale. A cui si aggiunge il fatto che, in seguito, viene scoperta la storia dell’insegnante, che include una denuncia per molestie e problemi psicologici.
Con quasi tutto contro la sua parola, Laura indaga su Vera da sola, scoprendo cose oscure sulla morte di sua moglie, che è stata classificata come suicidio. In un susseguirsi di atti che l’insegnante compie di fronte all’impunità che la circonda.
Allo stesso tempo, il chirurgo si nasconde dietro la sua immagine di padre e cittadino modello, quindi la narrazione è costantemente divisa tra le due lontane versioni. Due sguardi nello stesso momento, dove finalmente è lo spettatore ad avere l’ultima parola.
Ed è proprio questa la cosa più interessante di Mentiras: mantenere l’obiettività di ciò che racconta, facendo dubitare a volte di chi dice la verità, in un gioco segnato dal dramma, dalla suspense e dalla ricerca della verità.
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