articolo di Brunella Caponetto
Quest’anno l’Accademia di Stoccolma ha deciso di dare il Nobel per la Medicina al 66enne David Julius e al 54enne Patapoutian.
Cosa hanno scoperto?
I recettori alla base del tatto e (forse) Una cura per il dolore cronico. Questi scienziati, studiando i recettori coinvolti nella percezione della temperatura e del tatto, hanno iniziato a capire alcuni meccanismi del cervello e a ragionare su come alcune sostanze naturali provochino reazioni “fastidiose” e, tra queste, si sono concentrati sulla capsaicina: il principio attivo del peperoncino.
Lo studio del dolore è fondamentale
Julius afferma che lo studio e la percezione del dolore è fondamentale per capire il nostro cervello e i sistemi di sopravvivenza da esso innescati.
Lo scopo degli scienziati era quello di creare farmaci che non vadano semplicemente a eliminare il dolore indipendentemente dalla patologia o dal trauma trattandolo sulla “parte” Che crea sofferenza e non su quella considerata protettiva, creando ad hoc terapie mirate che non vadano ad intaccare il meccanismo del dolore stesso.