Lavrov: “L’Occidente ha dichiarato guerra totale alla Russia”

“L’Occidente ha dichiarato guerra totale alla Russia”: queste le parole pronunciate oggi dal ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov. Gli fa eco la voce di Putin, che afferma che le pressioni esercitate da quelli che definisce come “Paesi Ostili” alla Russia sono considerabili “quasi” come “un’aggressione”.

“L’Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese” dice ancora Mishustin, primo ministro Russo “Sta cercando di rimuoverlo dalla mappa del mondo.”

Esperti diritto internazionale: “è un genocidio”

Nel frattempo, mentre secondo l’ONU sono oramai almeno 4.000 i civili uccisi dell’inizio della guerra, 30 esperti di diritto internazionale affermano, nel primo rapporto indipendente dall’inizio del conflitto, che la Russia sta effettivamente spingendo verso un genocidio in Ucraina, commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino.

Nel documento vengono fornite “ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l’esistenza di un’identità ucraina”.

Stanno per arrivare i missili a lungo raggio

“La Russia vuole ridurre il Donbass in cenere”, afferma Zelensky, aggiungendo: “Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia ma insistessero davvero per porre fine alla guerra il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe essere fermato”. Biden, intanto, non arretra di un passo dalle sue posizioni particolarmente dure nei confronti di Mosca; e, anzi, secondo la CNN il presidente americano si starebbe preparando a inviare armi ancora più potenti a Kiev.

Si tratterebbe di sistemi di missili a lungo raggio, armi che Zelensky stava chiedendo da molto tempo e che secondo Kiev potrebbero costituire un “punto di svolta” nella guerra contro la Russia.

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