Sposare un ologramma: la storia di Akihiko Kondo

articolo di Martina Lanzetta

Si chiama Akihiko Kondo, giapponese, 38 anni, collaboratore amministrativo in una scuola elementare, l’uomo che ha sposato un ologramma, ovvero la riproduzione tridimensionale di un’immagine creata da un computer.

In questo caso, il personaggio fantastico, Hatsune Miku, è una cantante pop con i capelli e gli occhi turchesi che è stata sugli schermi giganti del palcoscenico di Lady Gaga, ed è protagonista di diversi videogiochi.

Amare un ologramma

Lo sposo avrebbe dichiarato che la sua relazione con l’ologramma l’ha salvato dalla depressione dovuta ad atti di bullismo sul luogo di lavoro.

Nel 2017 infatti, dopo aver subito diversi rifiuti da donne umane, si è rivolto alla Gatebox, azienda che creadispositivi che riproducono personaggi dotati di intelligenza artificiale, e si sta specializzando sempre più per renderne più umana e affabile la personalità per uomini e donne in cerca di un compagno personalizzato.

Lei non è reale, ma l’amore sì

Akihiko Kondo posta sui social network abitualmente foto con la sua dolce metà, che lo accompagna in forma di bambole di diverse dimensioni persino in weekend romantici documentati, e affermache è consapevole che lei non sia reale, ma il suo amore per lei lo è.

Alla cerimonia informale, con tanto di certificato rilasciato dalla Gatebox, si sono rifiutati di partecipare familiari e colleghi, ma hanno assistito 39 persone tra amici per lo più conosciuti online.

C0s’è la fictosessualità?

La fictosessualità, ovvero l’attitudine ad avere una relazione virtuale con un personaggio inventato, verso la quale si prova un’attrazione romantica emotiva e/o sessuale, è da alcuni considerata una perversione, ma di fatto è ormai diventata un fenomeno di tendenza in Giappone.

A Tokyo ci sono quartieri con negozi specializzati in prodotti e accessori per fan dei personaggi di fantasia più in voga. Gli hotel offrono pacchetti speciali, con trattamenti termali e cene romantiche per chi festeggia il compleanno del suo avatar preferito. Gli alberghi propongono anche tariffe speciali per le persone che vogliono passare una notte fuori dal comune con il personaggio del cuore.

Questo mondo è il risultato di una sempre più crescente depersonalizzazione e virtualizzazione dei rapporti interpersonali che interessa tutti i paesi occidentali. C’è da chiedersi, considerato che anche qui in Italia le persone hanno relazioni, frequentano persone e si sposano online, un compagno virtuale è davvero il futuro che ci si prospetta?

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