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Terraferma // RECENSIONE

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”Sono nata in un luogo regolato da maree e tempeste, in cui il mare urla o dorme, il vento scalpita o tace. Non ho paura di voi, non temo la vostra solitudine né la vostra tempesta: Riesco a vedere oltre venti e schianti, tormente e temporali. So che poi c’è sempre la luce.”

Una storia che mette radici e cresce nello spazio che c’è tra l’abisso e la terraferma, un amore che resiste alle sferzate del vento e che con la punta affilata della penna apre uno squarcio in una tela di segreti e rimorsi: questo il tesoro contenuto nello scrigno d’inchiostro e parole che è “Terraferma”, romanzo di Laura Vegliamore recentemente pubblicato da Words Edizioni.

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Di cosa parla “Terraferma”?

”Corsaro, pirata, principe degli abissi. Figlio di tritoni e sirene, orfano di lande desolate e ultraterrene. Ambasciatore di Atlantide, feroce mostro marino. Predatore di navi e assassino di marinai. Chi era lui davvero?”

Il romanzo è ambientato in epoca vittoriana e nella ventosa Cornovaglia. Qui incontriamo Olive – una donna insolita e caparbia malgiudicata dai suoi compaesani per il desiderio di seguire le orme del padre e di esercitare la professione medica – e Jude – figlio adottivo e dal passato misterioso del ricco Lord del paese.

Le vite di questi due protagonisti dal carattere aguzzo e dai modi sfrontati, all’apparenza così distanti e diversi l’uno dall’altra, sono destinate a intrecciarsi indissolubilmente: tra malintesi, insoliti scambi epistolari e appuntamenti mancati, Olive riuscirà a sfiorare gli angoli più ombrosi e segreti dell’animo di Jude, stringendo in questo modo i nodi di un legame che sembra andare oltre le differenze e le paure. Ma, nella rigida società in cui due sono immersi, sarà possibile vivere questo amore così lontano dalla norma?

Una penna poetica e una storia intensa

Sebbene la trama di questo romanzo sembri fin troppo lineare, la penna di Laura Vegliamore riesce a ricamare con le ombre degli abissi marini una storia luminosa, intensa e poetica da cui è quasi impossibile staccare lo sguardo e che, nelle atmosfere e nei sentimenti dei protagonisti, ricorda molto il ben noto masterpiece di Emily Bronte, “Cime Tempestose”.

Senza mai appesantire la pagina, lo stile dell’autrice rende questa storia una vera perla. Il romanzo è emotivamente ben bilanciato – al romanticismo suggestivo di alcune scene si alternano momenti di ilarità e altri di paura: tutte le emozioni dei personaggi di “Terraferma” sono dosate alla perfezione, e Laura Vegliamore riesce nel non facile compito di non rendere mai stucchevole una storia nata per essere dolce e romantica, dando prova del fatto che, in barba ai noiosi santoni e sventurati profeti della letteratura italiana, anche un romance può essere non solo una lettura di estrema qualità, ma addirittura un piccolo capolavoro.

“Di qualunque passato sia fatto questo mostro marino, non mi spaventa.”

3 motivi per leggere “Terraferma”

1. Lo stile dell’autrice è poetico e intenso;

2. i personaggi sono autentici, amabili sebbene abbiano molti difetti, e i loro scambi epistolari valgono da soli la lettura del romanzo;

3. è un romance che dimostra come una storia d’amore possa essere di qualità senza scadere in banali cliché.

 

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