articolo di Saveria Russo
Una bambina di 11 mesi riceve un trapianto di cuore salvavita al Monaldi. La piccola soffriva di una grave forma di miocardiopatia dilatativa, insorta con molta probabilità a seguito di una infezione da Covid-19, contratta qualche mese prima.
Si dice che si nasce due volte:
una inconsapevolmente ed una quando qualcuno decide di darti una seconda possibilità.
Questo è quello che è successo ad una neonata di 11 mesi: la piccola soffriva di una grave forma di miocardiopatia dilatativa, probabilmente insorta da una infezione Covid-19 contratta nel mese di febbraio.
Un cuore per rinascere
E’ stato un processo lungo: la piccola è stata prima ricoverata d’urgenza a causa di una insufficienza cardiaca e poi, nel mese di marzo, ha ricevuto l’impianto di un cuore artificiale che funge da pompa esterna al corpo e che, grazie ad una cannula inserita nel ventricolo sinistro, riceve sangue che immette nella circolazione sanguigna.
Il dispostitivo, chiamato Berlin Heart, è riuscita a tenerla in vita fino al giorno del trapianto, avvenuto in tempi record grazie ad una improvvisa e provvidenziale donazione.
L’intervento, eseguito all’ospedale Monaldi di Napoli presso l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica diretta dal Dottor Guido Oppido, ha avuto un esito super positivo, con un decorso post operatorio del tutto regolare.
La bambina non è più un pericolo e, infatti, potrà essere presto dimessa per tornare a casa e cominciare, finalmente, con i suoi genitori a vivere con serenità e spensieratezza la sua esistenza. Un plauso è doveroso farlo alla nostra sanità, ai nostri medici che ancora una volta sono riusciti a salvare una vita.
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