Potrebbe essere una svolta epocale. Entro il 2030 potrebbero arrivare i primi vaccini personalizzati a mRna contro cancro, malattie cardiovascolari e quelle autoimmuni. Lo ha annunciato Moderna, l’azienda americana che ha prodotto anche i vaccini contro il Covid, che ora sta lavorando a quelli contro il melanoma.
Il chief medical officer di Moderna ha rilasciato un’intervista al Guardian in cui ha affermato che in appena 5 anni l’azienda sarà in grado di offrire vaccini a mRna per diversi tipi di tumore.
Come funzionano i vaccini a mRna contro il cancro
Questi vaccini insegnano al sistema immunitario a riconoscere un virus, un batterio, una cellula tumorale già presente nel nostro organismo. Si tratta di vaccini non “universali”, ma personalizzati. Quindi tramite biopsie si studiano le cellule tumorali ogni persona, così il vaccino sarà formulato con tutte le informazioni necessaria ad innescare la risposta immunitaria.
“Nel momento in cui è scoppiata la pandemia, la tedesca BioNTech stava già lavorando da tempo a un vaccino terapeutico proprio contro il melanoma, e proprio combinato con l’immunoterapia – dice a Salute Luigia Pace, direttrice del laboratorio di immunoregolazione “Armenise-Harvard”, IIGM e IRCCS Istituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo – Di fatto, quindi, quando ha siglato la partnership con Pfizer per sviluppare il vaccino a mRNA contro Covid-19, faceva ricerca per un vaccino contro i tumori. In realtà sono molti i laboratori che, contemporaneamente, stavano allora – e stanno adesso – portando avanti sperimentazioni in tutto il mondo, Italia compresa, e ci sono anche molti colossi a parte Moderna. Per esempio sono in corso trial per un vaccino a m-Rna contro il cancro della prostata negli Usa”.
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