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2 anni agoon
È stato identificato anche in Campania il primo caso di vaiolo delle scimmie – noto anche come “MonkeyPox”: il paziente zero della regione è un uomo di 40 anni.
L’uomo si è recato al pronto soccorso dell’Ospedale Cotugno di Napoli presentando un’estesa eruzione vescicolare. Il paziente non avrebbe avuto contatti a rischio e non avrebbe nemmeno fatto viaggi all’estero ma data la sintomatologia è stato comunque messo in isolamento, visitato e sottoposto ad analisi.
I risultati, ottenuti in poche ore grazie alla collaborazione con lo Spallanzani di Roma, non hanno lasciato adito a dubbi: l’uomo ha contratto vaiolo delle scimmie.
“L’ospedale Cotugno” ha dichiarato Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli “già dalle prime segnalazioni di MonkeyPox in Europa e in Italia si è attivato per fronteggiare la gestione di eventuali casi sospetti. Fondamentale” spiega ancora “la tempestività che oggi ci ha permesso di effettuare diagnosi in poche ore e porre in essere tutte le procedure per il tracciamento dei possibili contatti”.
Il timore degli esperti è che la diffusione del vaiolo delle scimmie potrebbe portare all’evoluzione di varianti più pericolose. Il virus, endemico in alcune zone dell’Africa, potrebbe diffondersi anche in Europa: un simile scenario fu già ipotizzato nel 2003, quando circa 70 persone vennero infettate dal virus.
Lisa Hensley, microbiologa del dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, afferma che “non possiamo ancora sapere se il vaiolo delle scimmie sarà in grado di stabilirsi in modo permanente nelle popolazioni di animali selvatici extra-africani: in questo momento è impossibile fare previsioni. L’unica cosa che sappiamo è che siamo di fronte a una potenziale minaccia di cui conosciamo meno di quanto pensiamo”.
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